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Il primo cittadino Fiumara accusato di aver accentrato tutti i poteri nelle sue mani


Alì. Gli ex assessori all'attacco: "Comune paralizzato dal sindaco"

02/02/2016 | POLITICA

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Il municipio di Alì

“La paralisi amministrativa in cui versa il Comune di Alì è addebitabile esclusivamente all’attuale sindaco”. A parlare sono gli ex assessori Mario Schirò, Rosario Raneri, Rosario Pantò e Milena Grioli (i primi tre defenestrati dal sindaco Pietro Fiumara il 29 dicembre, mentre Grioli si è dimessa nei giorni scorsi), che oggi hanno voluto fare alcune importanti precisazioni in merito alla situazione politico-amministrativa che si registra attualmente nella cittadina. “Evidenziamo, innanzitutto, che la paralisi amministrativa in cui versa il Comune di Alì è addebitabile esclusivamente all’attuale sindaco, quale responsabile di tutte le aree sino al 14 gennaio 2016 – esordiscono gli ex amministratori – compresa l’allegra gestione dell’Economato, amministrato in maniera anomala da un organo politico, essendo accentratore di potere nonostante predicasse in campagna elettorale l’esatto contrario. Ricordiamo che la cittadinanza ha eletto un sindaco e non un dipendente comunale, il quale può avere accesso all’apparato soltanto mediante concorso pubblico". Più volte abbiamo sollecitato il capo dell’Esecutivo a trovare altre soluzioni, nominando, se necessario, figure professionali esterne all’apparato burocratico, al fine di uscire dal pantano in cui attualmente il Comune di Alì si trova. Di quanto sopra ne è prova la pubblicazione all’albo pretorio dell’Ente di determine a sua firma anche con sei mesi di ritardo – evidenziano – in palese violazione degli obblighi di pubblicità e trasparenza imposti dalla legge; oppure l’empasse in cui versa un finanziamento del 30 dicembre 2014 pari a 60mila euro della Protezione civile, ottenuto grazie all’impegno dell’assessore Raneri, ad oggi bloccato. A ciò va aggiunto che le proposte di delibere da noi bocciate – spiegano Schirò, Raneri, Pantò e Grioli – sono state frutto di un’attenta analisi e studio da cui si è potuto costatare la palese violazione di alcune norme a presidio della legittimità e della legalità degli atti”. In riferimento a ciò i quattro citano la delibera di mancata approvazione delle manifestazioni natalizie 2015, la delibera di mancata approvazione del rimborso studio per studenti in Geologia forense e la delibera di mancata costituzione in giudizio per condotta antisindacale del sindaco, “quest’ultima frutto di mere frustrazioni personali nei riguardi dei dipendenti comunali da noi difesi strenuamente nelle forme previste dalla legge”.

“Quanto all’iter di approvazione del Piano regolatore generale, evidenziamo che a distanza di due anni dalla revoca dell’incarico ai progettisti, di cui vi è stato un pignoramento presso la tesoreria comunale, ad oggi non è stato fatto assolutamente nulla, nonostante la diffida dell’assessorato regionale. Quanto alla situazione debitoria in cui versa l’Ente, anche se causata principalmente dalla amministrazioni precedenti cui faceva parte l’attuale sindaco nella qualità di presidente del Consiglio Comunale, rappresentiamo che i sottoscritti hanno più volte sollecitato, richiesto e invitato il capo assoluto dell’Amministrazione ad adottare quelle misure correttive previste dalla legge, al fine di evitare conseguenze negative per i cittadini di Alì. Ad oggi, e non poteva essere diversamente, nulla è stato fatto se non il commissariamento dell’Ente sia per il conto consuntivo 2014 che per il bilancio di previsione 2015. Ancora oggi alla data odierna non si riesce ad approvare il bilancio di previsione dell’anno 2015, paralizzando totalmente l’attività finanziaria e amministrativa del Comune.  In conclusione – scrivono Mario Schirò, Rosario Raneri, Rosario Pantò e Milena Grioli, ex assessori della giunta del sindaco Fiumara – ricordiamo che il Comune di Alì appartiene alla Repubblica Italiana ove si applicano i principi costituzionali della trasparenza e della democrazia".

Più informazioni: giunta alì  


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