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Viva la movida
di Aldo Lenzo | 28/06/2013 | OPINIONI
di Aldo Lenzo | 28/06/2013 | OPINIONI
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Il rilievo che ha avuto sulla stampa locale la lettera aperta al Prefetto di Messina con oggetto: i cittadini meritano rispetto e risposte è stato un pretesto, colto al volo da qualcuno, per innescare una polemica parlando di movida e di guerra dei decibel, di interessi contrapposti tra il diritto al riposo delle persone e il divertimento dei giovani. Come se entrambe le cose non possano coesistere. Addirittura qualcuno si è spinto a dire che si vuole togliere il lavoro ai giovani e tarpare le ali a coraggiosi e illuminati imprenditori. Invero nella lettera aperta si segnalava soprattutto l’inadeguatezza dei nostri amministratori e si richiedeva al Prefetto di attivarsi, per evitare che, a causa di ciò, in tutto il mondo ridano di noi santateresini. Nessuno, che io sappia, ha chiesto la chiusura dei locali o di impedire la musica, la libera circolazione o il passeggio sul lungomare e strade della nostra cittadina. Buon senso e un minimo di rispetto per gli altri farà si che a S. Teresa di Riva chi ci vive o viene in vacanza potrà, in serenità, godersi l’agognato riposo o far tardi la notte, a proprio piacimento.
Il termine movida è spagnolo e fu coniato per descrivere la speciale atmosfera di vitalità in campo culturale e artistico e il particolare dinamismo intellettuale che ha caratterizzato la Spagna a partire dall’inizio degli anni Ottanta. Un bell’esempio di “movida” a Santa Teresa di Riva è stato quello rappresentato dal Caffè d’arte “Il paese di fronte al mare” curato da Melina Patanè e Antonello Bruno. Rassegna di poesia, letteratura, pittura, scultura, teatro, musica e tutto quanto fa arte e cultura. La passione e l’impegno di Melina nel portare avanti il risveglio culturale della nostra riviera ha permesso (uso le parole di Melina) "la concretizzazione di un progetto che è diventato di coloro i quali hanno valorizzato con il personale talento o semplicemente con la presenza, otto mesi di impegno per il risveglio culturale della nostra riviera, accomunando la città alla provincia, favorendo la comunicazione con altre provincie della nostra terra di Sicilia, allargando le amicizie e favorendo lo scambio di valori ed esperienze formative per giovani e giovani nel cuore e negli intenti". Questa è la movida che vorremmo avesse maggior sviluppo e si affermasse tra i giovani della nostra comunità. Sulla movida intesa come divertimento esagerato dei giovani c’è chi è più indulgente e chi meno. Ognuno ha un proprio convincimento che spesso è influenzato dall’età (generalmente l’apprezzamento per la movida è inversamente proporzionale all’età) e dalla distanza dei luoghi della movida dai ricettori (dalle case).
Per quanto mi riguarda sono per la movida senza particolari limiti, se non quelli della decenza e della buona educazione. Certamente, non sono a favore delle esagerazioni e dell’ideologia dello sballo sfrenato e continuo. Sono per il divertimento che significa innanzi tutto per i giovani comunicare e crescere insieme, ovvero sano divertimento.