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I Sikilia tornano con "Natale Siciliano". E annunciano un nuovo spettacolo
di Sandro Ballisto | 03/01/2014 | CULTURA E SPETTACOLI
di Sandro Ballisto | 03/01/2014 | CULTURA E SPETTACOLI
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Le nostre vite scorrono e poche volte ci soffermiamo a riflettere sulle nostre radici e su ciò che sta alla base delle nostre comunità. Ecco, è la cultura che ci lega l'un l'altro; senza cultura saremmo barbari. Tra le poche realtà della riviera jonica che con impegno e sacrificio resistono e producono cultura, sia pure tra mille difficoltà sia economiche che di altra natura, va annoverata la compagnia Sikilia, fondata nel 1997 a S. Teresa di Riva. L'appuntamento per stare insieme alla "famiglia allargata" di Sikilia, così come la definisce Cettina Sciacca, è per sabato 4 gennaio alle ore 20.30 al Teatro Val D'Agrò di S. Teresa di Riva (è chiesto un contributo di 7 euro a persona).
"Una compagnia come la nostra – spiega la presidente Cettina Sciacca - ha molti costi: affitto del teatro, compenso per i musicisti professionisti, tasse e tutto ciò che riguarda la gestione. Eppure, dal più grande al più piccolo della compagnia, c'è sempre entusiasmo anche nei momenti difficili, soprattutto in questi tempi in cui non si sono più sovvenzioni pubbliche e molte amministrazioni hanno fatto grandi tagli alla cultura. Per noi è vitale fare spettacoli, sono la nostra unica entrata per mantenere in vita la compagnia". “Natale Siciliano”, che ormai con molto successo viene replicato da 12 anni, verrà messo in scena al teatro “Val d'Agrò” il 4 gennaio. Si tratta di uno spettacolo tipicamente natalizio, una raccolta di nenie e canti della tradizione siciliana “La gente, che conosce bene questi canti, durante lo spettacolo canta con noi, ed è sempre una forte emozione", dice Cettina Sciacca, che firma anche la regia e la direzione artistica. Sarà l'occasione per riaprire al pubblico il teatro “Val D'Agrò”, un luogo dove i Sikilia fanno le prove degli spettacoli che portano poi in giro in tutto il mondo e dove sperano anche di realizzare un cartellone che riesca a riportare in vita questa importante struttura. “Per noi – aggiunge Cettina Sciacca - il “Val d'Agrò” è il posto in cui possiamo provare in maniera professionale, in un teatro vero: senza sarebbe quasi impossibile poter realizzare i nostri lavori. E' difficile far capire a chi non fa teatro che anche il luogo in cui si prova deve essere adeguato, che non si può provare in una stanza, c'è bisogno di un palcoscenico. Per questo ringraziamo la famiglia Famulari, dei veri mecenati".
Ma l'altra grande novità che riguarda i Sikilia è la preparazione di un nuovo spettacolo, dal titolo provvisorio "Terremigranti", che racconta il dramma dei terremoti e della migrazione prendendo spunto dal terremoto di Messina e dalla successiva grande migrazione di siciliani verso le americhe. "Sarà una rappresentazione – anticipa Cettina Sciacca - che unirà la tradizione al moderno, con musiche che vanno da Ligabue e Jovanotti a Rosa Balistreri, e proiezioni di video. Una grande lavoro di ricerca che ci impegna da due anni".