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"Simposio di Primavera", prima edizione nel segno della donna greca
07/06/2015 | CULTURA E SPETTACOLI
07/06/2015 | CULTURA E SPETTACOLI
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Il Liceo Classico dell’Istituto di Istruzione Superiore “Caminiti-Trimarchi” di S. Teresa di Riva, diretto da Carmela Maria Lipari, dopo la “Notte Nazionale dei Licei Classici”, torna ad essere protagonista di un importante momento culturale. “La donna greca tra mito e scienza”: questo il tema della prima edizione del “Simposio di Primavera” organizzato dal Dipartimento di Lettere, con il patrocinio del Comune di Casalvecchio Siculo. La manifestazione è stata inaugurata, alla presenza di numerosi partecipanti, all’interno della suggestiva abbazia dei Santi Pietro e Paolo d’Agrò. Dopo i saluti di benvenuto della dirigente e del sindaco di Casalvecchio, Marco Saetti, l’attenzione dell’uditorio si è concentrata sulla protagonista della prima giornata: la scienziata del IV secolo Ipazia di Alessandria, la cui figura è stata sapientemente tratteggiata nella lectio magistralis tenuta da Paola Radici Colace, ordinario di Filologia Classica presso l’Università di Messina. La docente, dopo un ampio excursus sul quadro socio-politico della città di Alessandria, esempio di sincretismo culturale e religioso, ha ricostruito minuziosamente gli studi di Ipazia, mettendoli in correlazione con quelli di illustri scienziati dell’antichità. Alla dotta dissertazione ha fatto seguito la visione del film “Agorà” che narra la vita romanzata di una donna singolare: astronoma, matematica, filosofa che, nella società del tempo, spicca per acume e cultura. Libera da ogni influsso di tipo religioso Ipazia insegna ai suoi studenti nella famosa biblioteca di Alessandria e vive la sua vita indagando le varie sfaccettature della scienza, fino a quando dei fanatici religiosi la uccideranno, perché ritenuta pericolosa proprio per il suo essere donna e libera pensatrice. La seconda giornata del “Simposio” ha avuto come sfondo la caratteristica piazza Tenente Elia Crisafulli di Casalvecchio Siculo che ha fatto da cornice alla rappresentazione teatrale “Clitennestra: Ritorno in Aulide” messa in scena dal Laboratorio teatrale e dall’Orchestra del Liceo Classico. Protagoniste questa volta sono state le donne del mito: Ifigenia e Clitennestra rivisitate nella originale rielaborazione del regista, Sergio Foscarini, che ha creato una cerniera narrativa tra l’Ifigenia in Aulide di Euripide e l’Agamennone di Eschilo con il monologo di Franca Rame “Lo stupro”. La violenza subita da Ifigenia interpreta l’attualissimo tema della violenza di genere e del femminicidio, chiaro esempio di come la cultura classica, lungi dall’essere lontana dai tempi moderni, costituisca ancora, nel bene e nel male, un’importante chiave di lettura per interpretare i complessi sentimenti che si agitano nell’animo umano. Lo spettacolo è stato seguito da un pubblico numeroso che, nel naturale anfiteatro della piazza, fino a pomeriggio inoltrato, ha rivissuto il pathos di sentimenti senza tempo.
Saetti, Radici Colace e Lipari
La rappresentazione in piazza Crisafulli