Venerdì 19 Aprile 2024
Progetto presentato da Massimo Marinacci e apprezzato dall'Amministrazione


Savoca, sulle orme de "Il Padrino": museo e itinerario dedicati alla celebre pellicola

di Andrea Rifatto | 10/02/2017 | CULTURA E SPETTACOLI

4483 Lettori unici | Commenti 7

La celebre scena girata al Bar Vitelli e il ciak originale del film

Un museo monotematico dedicato alla pellicola di Francis Ford Coppola e un itinerario turistico-cinematografico lungo i set allestiti dal regista americano. Sono i contenuti del progetto turistico “The Godfather movie museum and Godfather walking tour in Savoca”, ispirato dal celebre film “Il Padrino” girato a Savoca nel 1971, ideato da Massimo Marinacci, giovane di S. Teresa di Riva laureato in Lingue e culture europee all’Università degli Studi di Catania, con una tesi dal titolo “La mafia come atmosfera sonora: sugli aspetti sonori dell’edizione doppiata de Il Padrino” e grande appassionato di cinema. L’iniziativa è stata presentata all’Amministrazione comunale, che ha apprezzato il progetto e su proposta dell’assessore ai Beni culturali, Enico Salemi Scarcella, lo ha approvato in Giunta, ritenendo che l’iniziativa vada sostenuta e incoraggiata e che costituirà per Savoca, che deve la sua notorietà mondiale al film, un motivo di ulteriore interesse turistico.

Marinacci, che collabora anche con il Cinit-Cineforum Italiano, ha immaginato di creare nel borgo collinare un museo con un percorso storico-cronologico della trilogia, con una mostra fotografica che ripercorre tutta la storia del film, un montaggio della scene girate in Sicilia da proiettare su uno schermo, le foto originali di scena, il ciak del film (conservato nel museo comunale etno-antropologico) e tutto il materiale collegato alla pellicola, oltre ad una sezione speciale dedicata ad Al Pacino, a cui il santateresino ha consegnato personalmente una copia della sua tesi nel 2010 durante la Mostra internazionale del Cinema di Venezia. Nel museo, che verrà ospitato in una struttura messa a disposizione dal Comune, sarà realizzato un red carpet che verrà attraversato dai visitatori che giungeranno a Savoca, in modo che possano sentirsi veri e propri “protagonisti” del film percorrendo le varie zone tematiche. Il walking tour consisterà in una passeggiata urbana lungo un itinerario turistico-cinematografico che partirà da un info point, previsto davanti al Bar Vitelli, per proseguire poi attraverso i luoghi che hanno ospitato le riprese, con una spiegazione in varie lingue curata da guide specializzate.

“Lo scopo essenziale del mio progetto – spiega Massimo Marinacci – è quello di ricercare, conservare e collezionare documenti e informazioni riguardanti la fenomenologia de Il Padrino e promuovere la cultura e l'arte cinematografica: una volta partito consentirà di ricreare una location da proporre alle agenzia turistiche, alle borse internazionali e ai festival del cinema. Voglio fare diventare Savoca una delle prime destinazioni turistico-cinematografiche al mondo e coinvolgere i vari luoghi e le location sicule del film attraverso manifestazioni ed eventi cinematografici e incentivare la creazione di pacchetti turistici con il coinvolgimento delle attività commerciali e ricettive del borgo savocese e di tutta la riviera. Allo stesso tempo - aggiunge il promotore del progetto - si punta a mettere in campo iniziative per sensibilizzare sulla pericolosità dell'effetto emulazione della tematica mafiosa del film, organizzando iniziative antimafia affinchè tutti i fruitori del museo cambino parere sui consueti stereotipi negativi sulla Sicilia, valorizzando invece le eccellenze del popolo siciliano". Una forte passione, quella di Marinacci alla pellicola di Coppola, legata anche a motivi familiari in quanto la madre e altri familiari, nel 1971, svolsero il ruolo di comparse in alcune scene, trasmettendogli testimonianze dirette e aneddoti sulle riprese. Il museo e il walking tour, tra l’altro, prevedono la valorizzazione di tutto il patrimonio storico e artistico di Savoca che sarà possibile ammirare durante il “viaggio” dal Bar Vitelli fino alla chiesa di San Michele, due dei set principali de “Il Padrino”.


COMMENTI

roberto m moschella | il 10/02/2017 alle 23:16:14

Mafia e' diventato un brand molto richiesto dalla massa dei turisti cialtroni che si avventurano in Sicilia. Oltre che offensiva, trovo alquanto squallida e patetica la mostra di paccottiglie varie richiamanti temi mafiosi ormai copiosamente esposte sulle bancarelle dei luoghi turistici. Benche' il romanzo di Puzo sia una storia di mafia romanticizzata e il relativo film un grande successo commerciale, sempre di vile criminalita' si tratta ed e' triste apprendere che la si pensi usare come squallida attrazione turistica per valorizzare il patrimonio storico e artistico di Savoca.

Fabrizio Sergi | il 10/02/2017 alle 23:39:42

Caro sig. Moschella, i set cinematografici che si tratti di fiabe per bambini, generi horror o thriller, soprattutto se riferiti ad una delle pellicole piu' visionate della storia del cinema non sono mai "squallide' attrazioni turistiche. Nemmeno la figura dell'esorcista o Jack lo squartatore mi sembrano personaggi degni di rispetto eppure....Si fidi! Il cinema per quanto rappreaenti non esalta e non elogia. Un abbraccio.

Pippo Sturiale | il 10/02/2017 alle 23:52:55

Forse l'idea è più pensata per gli amanti del cinema, ma è diretta al grande pubblico del turismo non italiano, per cui si corre il rischio paventato da Roberto. ... Il risultato finale è che si alimenta una cattiva reputazione dei siciliani ... che dovrebbero, però, fare qualcosa per scrollarsi di dosso certi stereotipi ... si pecca anche per omissione ... nella fattispecie omertà.

roberto m moschella | il 11/02/2017 alle 15:14:28

Non metto in dubbio che l'idea sia (anche) per i cinefili, pero' Pippo Sturiale ha colto il senso del mio intervento. Aggiungo anche e non e' solo mia opinione, che i film ''il padrino e ''la piovra'' sono stati quellli che hanno prodotto piu' danno all'immagine della Sicilia nel mondo. Quando sono all'estero mi sono veramente rotto a subire le solite e cretine battute sui siciliani, che proprio questi film hanno stimolato. Mi auguro che l'Amministrazione savocese di cui ho stima,trovi altri sistemi piu' consoni per attrarre turismo di qualita'. Sembrera' un paradosso, ma sia per riflettere: credo che l'artista Nino Ucchino da solo abbia generato piu' relativa visibilita' a Savoca ed in poco tempo rispetto ai 45 anni del film in questione.

Massimo marinacci | il 11/02/2017 alle 18:48:44

Scusate la mia intrusione , parlo a nome mie e dei miei collaboratori. Questa mia idea è nata da una mia idea personale legata a fatti personali che mi legano sin dall'infanzia e nutro una passione smisurata per il cinéma in particolare à questo film. non voglio esaltare la mafia e neanche emularla , ma è una problemarica che è nata in Sicilia e che ci accompagnerà per tutta la vita . è inutile nascondersi. Il danno ce l'hanno creato in modo particolare la mafia corleonese , palermitana e non solo. Metterò in risalto i nostri valori culturali , artistici e non solo. Il padrino è patrimonio mondiale della storia del cinema. Vorrei aggiungere una cosa , inanzittutto che sono dovuto scappare all'estero e lavoro da qualche anno all'estero a Disneyland Paris a volte in condizioni lavorative e climatiche pessime ed estreme con una paga non esaltante . Invece sto inventando un lavoro che la Sicilia non mi hai riconosciuto e dato tranne in pochi casi. Sto cercando di formare un gruppo di giovani laureati preparati che hanno speso anni di studio intercalando con vari lavori umili e dediti al sacrificio quotidiano senza ottenere nulla in cambio ma bruciata dal vostro clientelismo mafioso .

Massimo marinacci | il 11/02/2017 alle 19:14:16

Parte secondo: Che ne sapere voi dei sacrifici . Io ero preso per i fondelli mentre studiavo all'università , con la media di 8 ore quotidiane di studio , à prendere un' infinità di treni e viaggi con i soldi contati e non parlo solo per me ma di tanti giovani validi e volenterosi che sono dovuti emigrare all'estero. Mentre voi nei vostri uffici comunali e pubblici, VI sistemavate per conoscenza del vostro parente e conoscente di turno alla faccia nostra senza nessun ritegno e , senza nessun sudore . Mi venite a fare la morale ditemi voi se questo non è un atteggiamo mafioso questo, anzi continuate a perpetrare eternamente la mentalità mafiosa con il clientelismo o nepotismo . Ed invece mi sono fatto da solo con l'aiuto dei miei genitori ed il sostegno degli amici che mi son creato in giro per il mondo . P.S : per favore quando aprite bocca non dite assurdità e baggianate colossali. Io VI farei lavorare 5 o 6 giorni a settimana à 0 gradi all'esterno e cercare di fare sorridere migliaia e migliaia di famiglie di turisti al giorno anche quando le cose vanno molto male personalmente e VI assicuro che gli ultimi 2 anni la vita non mi ha per nulla sorriso e continuo sempre a lottare

roberto m moschella | il 12/02/2017 alle 22:06:19

Penso che sia assolutamente inutile replicare a queste accuse completamente fuori luogo e per giunta indirizzate alla persona sbagliata. Comunque auguro successo e buon lavoro.

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