Giovedì 25 Aprile 2024
Domenica al Palacultura il libro "Ghiotta sturiusa di cuntu di mari di ventu"


Poesie e ricordi, Santi Moschella presenta a S. Teresa la quarta opera

01/02/2019 | CULTURA E SPETTACOLI

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Santi Moschella

“Ghiotta sturiusa di cuntu di mari di ventu” è il titolo della quarta opera pubblicata da Santi Moschella. La presentazione siciliana del libro avverrà domenica 3 febbraio alle ore 17 al Palazzo della Cultura-Villa Crisafulli di S. Teresa di Riva, alla presenza dell’assessore alla Cultura Annalisa Miano, dell’editore Armando Siciliano e dell’autore stesso. L’evento si svolgerà in collaborazione con Melina Patanè e sarà condotto da Cettina Sciacca e Maurizio Leo. Interventi “fuori onda” di Giampaolo Nunzio, Carlo Mastroeni, Francesca Spadaro e Santo Trimarchi. Il titolo rivela la ricchezza degli ingredienti conditi da 80 poesie di tre versi in dialetto siculo a cui fanno da contorno settanta schede. Si tratta di un gioco per rinnovare in ciascun lettore il ricordo di un classico di una lettura o anche di un personaggio locale. Il libro si apre con una dedica dell’autore a suo padre (“canturi / di favuli veri /stori’ d’amuri) e si dipana attraverso cinque capitoli: Tra li nostri Cuntrati, Gnuranza (troppa), Tempu Pessu, Frevi d’amuri, Amicu sturiusu.

L’autore. Santi Moschella nasce a S. Teresa nel 1957. Conseguita la maturità presso il Liceo-Ginnasio “E. Trimarchi”, partecipa alla vita politica e sociale (Polisportiva Jonica, Centro Sportivo Italiano, “Città insieme”, Teleradio Empire, “Fantasia”, e “C’era una volta un borgo marino”). Avvocato, attualmente non esercita la professione, ma dirige l’ufficio di Segreteria della Commissione Tributaria Provinciale di Varese. In questa città svolge attività di volontariato con le parrocchie di Masnago e Casbeno. Ha pubblicato, con Armando Siciliano Editore, i romanzi storici   Spesso ti dicono di non arrenderti (2012) e Mi chiamo Giuseppe, per gli amici Peppino  (2014); per TraccePerLaMeta edizioni, Così è se mi piace (2016): in quest’ultima opera i dialoghi sono rappresentati sotto forma di chat ma il testo intende difendere e promuovere il libro stampato.


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