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Proposta del Club Letojanni-Valle d'Agrò alla cerimonia di cambio della presidenza


Il sogno dei Lions: rifondare la biblioteca dell'abbazia dei SS. Pietro e Paolo d'Agrò

22/06/2016 | CULTURA E SPETTACOLI

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Vincenzo Leone, Ketty Tamà e Alessandro D’Angelo

Il Lions Club Letojanni-Valle d’Agrò ha celebrato nel solstizio d’estate il passaggio di campana tra il presidente uscente, l’architetto Ketty Tamà, ed il presidente entrante, l'oncologo Alessandro D’Angelo, con la seconda edizione del convegno “Miti, Sogni, Poeti, Pittori e Santi nella Valle d’Agrò-La Riscoperta del Genius Loci nel Solstizio d’Estate”, ospitato nell’abbazia dei SS. Pietro e Paolo d’Agrò di Casalvecchio Siculo. Ha presenziato la cerimonia il secondo vicegovernatore eletto Lions, Vincenzo Leone. mentre gli indirizzi di saluto sono stati portati dal sindaco di Casalvecchio, Marco Saetti, che è stato ringraziato durante la serata per l’assoluta ed incondizionata disponibilità dimostrata verso tutte le iniziative del Club. Una candela posta proprio sotto la cupola principale della basilica, nel centro geometrico ,l’omphalos, ha dato inizio alla rievocazione del “Genius Loci”, lo spirito, il carattere, l'anima della Valle d’Agrò. Rievocazione fatta mediante la rilettura in chiave mitica, onirica, poetica e religiosa del territorio, basandosi sui testi dei più grandi scrittori di storia della Valle: Giuseppe Cavarra, padre Mario D’Amico, Carmelo Duro, Giuseppe Lombardo, Carmelo Muscolino, Carmelo Puglisi, Puzzolo Sigillo, Martino Smiroldo.

Santino Mastroeni ha illustrato il Mito: la presenza dell’accampamento dei soldati dell’esercito di Sesto Pompeo, otto anni dopo la morte di Giulio Cesare, nella valle d’Agrò, nella Phoenix di cui parla Appiano Alessandrino nel suo libro “ Guerre Civili”. Un mito che è narrato dai più grandi scrittori e custodi della memoria della Valle. E proprio basandosi sui testi degli storici locali si è raccontata l’ipotesi della fondazione di Antillo, dovuta proprio a soldati romani rimasti sui luoghi. La tematica dei soldati romani di entrambi gli eserciti, scampati fortunosamente dalla battaglia, è stata ribadita e sviluppata in maniera brillante e dissacrante dall’attore Carlo Barbera.

Ketty Tamà ha illustrato il Sogno: rifondare la perduta biblioteca del monastero dei Ss. Pietro e Paolo d’Agrò. La biblioteca era ricca di preziosi manoscritti e codici miniati sia greci che latini, che durante gli anni della decadenza vennero venduti. Tra gli acquirenti vi era Gonzalo Perez, segretario particolare di Carlo V e Filippo II di Spagna, che nella seconda metà del Cinquecento li acquistò e li donò successivamente alla Bilbioteca dell’Escorial di Madrid dove si trovano tutt’oggi. La proposta lanciata del Lions Club Letojanni-Valle d’Agrò è quella di acquisire le riproduzioni digitali di questi nove manoscritti e di farle diventare occasione per la realizzazione di una installazione d’arte da creare nel museo adiacente la Basilica. Una moderna musealità virtuale basata su installazioni immersive ed interattive, che diventano una pura esperienza multimediale ed offrono nuove opportunità di fruizione, erogando emozioni, informazioni ed immagini benchè i manoscritti non siano fisicamente presenti. La Biblioteca tornerebbe ad essere, in chiave moderna e multimediale, il centro culturale della Valle. Un’idea che ha bisogno sia di fondi, non molti per la verità, che di sinergia tra istituzioni ed associazioni. “E come tutte le proposte fatte per il bene del territorio in un’occasione pubblica –  sostiene il presidente uscente del Lions Club Letojanni Valle d’Agrò – ci si assume una responsabilità davanti alla collettività sia nell’accoglierla, nel sostenerla e farla propria, che nell’ignorarla”.

La Madonna della Cintola, opera datata 1754 e firmata dall'autore Antonino Cannavò, sacerdote e procuratore della Confraternita di San Teodoro, restaurata nel 2001 a cura della sede Archeoclub Val d’Agrò Area Termale Jonica, è stata esposta nella basilica casalvetina su concessione dell’Arciconfraternita di S. Teodoro Martire di Casalvecchio Siculo, quale esempio di partecipazione attiva delle associazioni alla tutela ed alla promozione del patrimonio storico della Valle. Il posizionamento del quadro è stato anch’esso un esempio in piccolo di nuova musealità e di divulgazione. Secondo uno studio originale dell’arch. Ketty Tamà sulla costruzione planimetrica della basilica e la sua relazione con le date liturgiche, dal centro della cupola principale, proprio il punto in cui è stata posta la candela all’inizio del convegno, ed il pilastro contro cui La Madonna è stata posizionata, solo nel giorno della nascita della Madonna, ovvero l’otto settembre, è possibile tracciare una retta che interseca all’orizzonte il punto della levata del sole, la direzione dell’alba. Se si ripetesse l’operazione con l’altro pilastro del transetto la retta intersecherebbe l’orizzonte nel punto di levata dell’alba solo il 25 dicembre, ovvero nella data della nascita di Cristo.

Filippo Brianni ha parlato di Santi raccontando di una scelta del santo patrono quasi casuale fatta a Scifì, frazione di Forza d’Agrò, mediante "referendum" tra i parrocchiani nel ventesimo secolo. Dovendo scegliere tra San Giuseppe ed i santi Alfio, Filadelfio e Cirino, scelsero questi ultimi. Quella scelta apparentemente casuale è invece un segno del divino: i tre giovani santi pugliesi, diciassette secoli prima, transitarono nella Valle e probabilmente sostarono nella mansio romana ancora visibile degli scavi archeologici di Scifì, durante il loro cammino verso Lentini, dove furono martirizzati.

La cerimonia del passaggio di campana ha sancito infine la successione tra il presidente uscente, l’arch. Ketty Tamà ed il dott. Alessandro D’Angelo, dirigente medico presso il reparto Oncologia dell’Ospedale di Taomina, membro di “American Society of Clinical Oncology”, impegnato da oltre un ventennio in attività di volontariato presso le Misericordie d’Italia, attuale governatore della Misericordia “San Giuseppe” di Letojanni e presidente del “Gruppo Interforze di Protezione Civile della Zona Jonica”. Gli interventi conclusivi sono stati di Elena Mirenda, delegato per il Service distrettuale ”Tutela del paesaggio, del patrimonio culturale e dell’identità territoriale”, di Carlo Mastroeni, presidente di Zona 10 e del secondo vicegovernatore eletto, Vincenzo Leone. Al termine del convegno sono stati presentati due nuovi soci del Club, Francesca Celi e Giusy Cilla. 

 


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