Dalla Sicilia a Washington al servizio degli italo-americani
di Gianluca Santisi | 06/11/2014 | CULTURA E SPETTACOLI
di Gianluca Santisi | 06/11/2014 | CULTURA E SPETTACOLI
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Pino Cicala
Un premio speciale per gli oltre 50 anni trascorsi ad informare la comunità italo-americana di Washington. Pino Cicala, originario di Fiumedinisi (Me), dove torna spesso, si è trasferito negli States nel 1955. Cinque anni dopo si è laureato in architettura all'Università cattolica di Washington e nel corso della sua carriera si è ritagliato uno spazio sempre più importante nelle società americana. Non a caso ha già ricevuto numerosi premi e ben tre onorificenze della Repubblica Italia. Il “Premio speciale per community leadership”, assegnatogli nei giorni scorsi durante una serata di gala al Washington Hill, gli è stato attribuito con la seguente motivazione: “Al servizio della comunità italo-americana dell'area metropolitana di Washington, da più di mezzo secolo, Pino Cicala dimostra di essere un vero amico. Devoto alla cultura e all'arte italiana, è direttore responsabile di Amico, sito web di informazioni, fondato nel 2011 per continuare a diffondere la cultura italiana nella comunità di Washington e negli Stati Uniti”. Una lunga carriera iniziata nel 1958 quella di Cicala, quando diventò produttore e conduttore del fortunato programma radio "Melodie italiane" ideato dal fratello Carmelo, che ancora oggi propone musica classica, canti popolari e notizie dall'Italia. L'ultimo riconoscimento gli è stato consegnato dalla ''National italian american foundation'' (Niaf) nel corso una serata che ha visto tra i premiati il regista John Turturro, Daniel D’Aniello, co-fondatore e chairman del Carlyle Group, David Cordani, presidente e Ceo di Cigna Corporation; Susan Molinari, vice presidente di Public policy and government relations presso Google; Pasqualino Monti, presidente di Porto di Roma-Civitavecchia. Presenti alla manifestazione, tra gli altri, l'ambasciatore italiano negli Usa, Claudio Bisogniero, e il governatore della Lombardia Roberto Maroni.
