Sabato 20 Aprile 2024
Scambi culturali grazie ad un progetto europeo, tra danze, banchetti e tradizioni


Cinque nazioni unite dal folk: Antillo invasa dai giovani

di Filippo Brianni | 21/06/2015 | CULTURA E SPETTACOLI

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I gruppi che si sono esibiti ad Antillo (foto A. Muscolino)

Dillo con un… ballo. Possibilmente folk. Di quelli in cui la musica ed i movimenti parlano, narrando la cultura di un popolo, le sue tradizioni, il modo di vivere. E di comunicare. Come venerdì sera, quando ad Antillo, in piazza, si sono trovati a ballare insieme italiani, croati, georgiani, azeri, sloveni. È stato possibile grazie ad un progetto dell’Unione europea, “agganciato” dal comune guidato da Davide Paratore, con la collaborazione tecnica dei progettisti Beatrice Briguglio e Tino Celisi. Un’iniziativa che in questi giorni (lo scambio culturale si chiuderà martedì) sta consentendo a ragazzi di cinque nazioni diverse di studiare le reciproche tradizioni popolari, soprattutto legate alla danza, e conoscersi attraverso la musica. Venerdì è stato presentato il frutto del lavoro dei giorni precedenti, con la danza che è diventato concreto strumento di comunicazione tra le delegazioni, per la gioia del pubblico accorso in piazza Municipio. Non sono mancati nemmeno i banchetti con alcune delle tipicità culinarie della varie nazioni. Antillo era presente con un proprio gruppo, ma anche con il coordinamento dei Canterini della Riviera Jonica di Roccalumera, una realtà folkloristica internazionale ormai da decenni. “Mi sono innamorata dalla Sicilia e delle sue tradizioni” dice Nilunjar, una venticinquenne giornalista di Baku, capitale dell’Azerbajan. Ipad sotto braccio, ci parla delle condizione delle donne nella cultura musulmana azera, ma anche della freschezza dei giovani della sua terra; si stupisce di quanto bella sia la natura e quanto buono è il cibo in Italia. Valori simili tra popoli distanti e la caratteristica che sottolineano anche  Nikolas e Maia, che vengono da Tiblisi, Georgia: “Qui ci stiamo sentendo a casa, è tutto molto simile ai villaggi georgiani, dai luoghi alla gente, molto aperta, amichevole e legata alle tradizioni”. Entusiasmo alle stelle per Nicolina e Marta, due ragazze croate che esaltano Antillo (“mai visto uno scenario naturale così bello”) ed il progetto. E poi ci sono gli sloveni, ormai di casa ad Antillo, che da anni è gemellato con Crnomelij. Osservano le bellezza dei canti popolari siciliani ed avanzano simpaticamente un dubbio: “Non è che sono copiati dai nostri? Sembrano uguali”. Sgranano gli occhi a “Ciuri ciuri” e “Vitti na crozza” e non ci pensano due volte a trascinarsi in una “tarantella” in mezzo alla piazza. Noemi, giovane studentessa di Antillo, gongola per l’entusiasmo che si è creato tra i ragazzi in questi giorni. Ne è la prova Francesco, che svolge il ruolo di interprete con grande passione per le varie e diverse tradizioni. Vodka compreso.


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