Carnevale dello Jonio, in migliaia per la sfilata dei carri a S. Teresa – FOTO
di Andrea Rifatto | 11/02/2018 | CULTURA E SPETTACOLI
di Andrea Rifatto | 11/02/2018 | CULTURA E SPETTACOLI
2671 Lettori unici
Dalla satira politica ai cult del passato, con in mezzo Sanremo e la Sicilia. Balli e divertimento, tra musiche e coreografie ben studiate, hanno caratterizzato la prima sfilata dei carri allegorici sul corso principale di S. Teresa di Riva alla 19esima edizione del Carnevale dello Jonio. In pista i gruppi mascherati e i cinque allestimenti realizzati nei mesi scorsi a S. Teresa e nei centri limitrofi. Migliaia di spettatori sono giunti da tutto il comprensorio e anche da Messina per ammirare lo spettacolo che dal primo pomeriggio a sera ha coinvolto grandi e piccoli. Alle 16 la partenza dal quartiere Bucalo: in testa al corteo il gruppo “Supermario” dell’asilo Doremì, seguito da alunni e genitori della scuola di Sparagonà con il gruppo “Bandiera blu”. Poi spazio ai cinque carri: “Saremo Sanremo” del quartiere Sacra Famiglia che richiama il Festival della canzone italiana; “I succhiasangue” del gruppo A18-Sparagonà, con politici e finanzieri raffigurati come vampiri; “Disco-teca Ikebana” di Sant’Alessio (comune che è tornato al Carnevale dello Jonio dopo cinque anni) per rievocare i fasti delle celebre discoteca alessese degli anni '70; “Siti un quadru i Parigi” di Furci, con riferimento a politici nazionali e locali, e “La Trinacria” di Nizza con tema la Sicilia. Cinque le fermate, della durata di circa 15 minuti ciascuna, per dare spazio ai gruppi di esibirsi nelle coreografie sotto lo sguardo dei numerosi spettatori, in corrispondenza delle piazze Madonna del Carmelo, Sacra Famiglia, Municipio, Portosalvo e slargo Barracca, prima dell’arrivo a piazza Antonio Stracuzzi. Tutto è filato liscio senza particolari intoppi, se si esclude un bambino che si è smarrito ad inizio sfilata ed ha ritrovato poco dopo i genitori grazie all’intervento dei carabinieri e il cedimento strutturale subito dal carro di Furci intorno a metà percorso, che ha costretto a sfilare con i meccanismi scenografici bloccati. A vigilare sulla manifestazione gli agenti della Polizia municipale e i carabinieri della locale Stazione, guidati rispettivamente dal capitano Diego Mangiò e dal luogotenente Maurizio La Monica. A garantire l'ordine alla manifestazione anche la Protezione civile di Furci e la Croce rossa di Roccalumera. Fino a tarda sera il personale del 118 ha soccorso diversi giovani in stato di ubriachezza. A coordinare il corteo il sindaco Danilo Lo Giudice e gli amministratori comunali, fino alla conclusione del primo appuntamento del 2018 con Re Burlone. Martedì la seconda sfilata da Barracca a Bucalo con arrivo nella palestra comunale, dove si terrà la manifestazione finale.