Traffico di auto nel Catanese, trovati anche veicoli rubati a Taormina e Letojanni
di Redazione | 25/08/2025 | CRONACA
di Redazione | 25/08/2025 | CRONACA
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Il terreno scoperto dai Carabinieri
C’erano anche auto rubate in provincia di Messina in un terreno agricolo di Aci Sant’Antonio, dove i carabinieri hanno scoperto una “centrale” per lo smontaggio dei veicoli. Un’operazione mirata, condotta dai militari dell’Arma di Aci Sant’Antonio, che ha posto fine a un’attività illecita che operava nell’ombra di un fondo nelle vicinanze del campo sportivo cittadino. Grazie a un’attenta attività info-investigativa, avviata in relazione ad alcuni furti di autovetture in zona, e ad un servizio di osservazione condotto con professionalità e determinazione, i carabinieri hanno arrestato un 33enne, residente a Giarre, per i reati di riciclaggio e ricettazione, denunciando in concorso un 86enne del posto, proprietario del fondo agricolo dove venivano condotte le attività delittuose. Il 33enne operava all’interno di un’area abilmente occultata tra la vegetazione, dove aveva nascosto numerose vetture rubate e componenti di veicoli di recente costruzione, destinati presumibilmente al mercato nero. Per quanto ben occultato, il terreno, ubicato al termine di un viale sterrato di campagna, chiuso da un grande cancello e da una recinzione che impediva di guardare all’interno, era già noto ai carabinieri, che lo scorso anno lo avevano sottoposto a sequestro perché adibito a vera e propria discarica di circa 900 metri quadrati, piena di auto, parzialmente o totalmente smontate, pezzi di ricambio, centraline, autoradio parti meccaniche e targhe, accatastate le une sulle altre, al punto da lasciare solo pochi centimetri per il passaggio. Già in quella circostanza, tra le auto accantonate, i militari dell’Arma ne avevano trovate due provento di furto. Una, rubata pochi giorni prima, l’altra, qualche mese addietro. I carabinieri, dunque, avendo notato nuovi movimenti sospetti nei pressi del fondo ed avendoli messi in relazione con dei furti di auto avvenuti, in zona ed in provincia, nei giorni precedenti, hanno deciso di appostarsi in modalità “discreta” per cercare di scoprire e documentare le attività condotte all’interno. Appostatisi all’alba, i militari sono riusciti a vedere il 33enne all’interno del fondo ed a osservarlo e riprenderlo mentre era intento a smontare un’auto. A questo punto hanno fatto scattare il blitz e sono intervenuti sorprendendolo mentre smontava parti meccaniche da un’auto – una Fiat 500L di colore bianco – che hanno immediatamente appurato essere stata rubata a Letojanni qualche giorno prima. Il 33enne è stato subito bloccato e messo in sicurezza, e tutta la zona è stata perlustrata al fine di catalogare tutti i veicoli presenti. Un lavoro minuzioso che, grazie anche alla disamina dei numeri di telaio dei motori già smontati, ha consentito ai carabinieri di scoprire, all’interno del fondo, altre tre auto – una Fiat Punto, una Lancia Y ed una Maserati - già parzialmente smontate, risultate rubate nel Catanese ed a Taormina nel mese di giugno. L’uomo è stato arrestato e l’intero sito è stato sequestrato, insieme a un mezzo utilizzato per il trasporto dei pezzi e dei veicoli rubati. Il proprietario del fondo, invece, è stato denunciato per ricettazione in concorso. L’operazione conferma l’efficacia della capillare presenza dei Carabinieri sul territorio per contrastare il riciclaggio e la rivendita di pezzi di ricambio sul mercato nero, al fine di privare le reti criminali di una fonte di guadagno, a tutela dell’economia legale nel particolare settore.