Taormina, ruba un cellulare e tenta il "cavallo di ritorno": denunciato un 40enne
21/10/2019 | CRONACA
21/10/2019 | CRONACA
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Lo Presti riconsegna il telefono alla donna
Un 40enne di Taormina è stato denunciato dalla Polizia locale dopo aver rubato un cellulare e tentato di mettere in atto il cosiddetto “cavallo di ritorno”. La vicenda è iniziata giovedì scorso, quando una donna di 63 anni si è presentata al Comando della Polizia Locale di corso Umberto I denunciando lo smarrimento di un telefono smartphone del valore di 400 euro acquistato da poco, riferendo di averlo lasciato per pochi attimi sulle sedute laterali esterne della cattedrale di Taormina, senza più ritrovarlo. Dopo qualche ora la donna è stata contattata da un cittadino taorminese di 40 anni, il quale le ha fatto presente che il telefono era stato recuperato e che ben presto sarebbe stato restituito. Ciò però non è accaduto e la signora nel frattempo è stata avvicinata da una persona che qualificandosi quale teste oculare del ritrovamento si è mostrata disponibile a fungere da tramite per il recupero. Il “solerte” cittadino ha riferito però che il materiale possessore dello smartphone avrebbe accettato di restituire l’oggetto previo pagamento della somma di 50 euro. A questo punto è entrata in gioco la Polizia Locale, coordinata dal vicecomandante Daniele Lo Presti, il cui personale si è presentato all’appuntamento in abiti civili cogliendo in flagranza lo scambio di denaro tra il mediatore e la persona offesa. In tale circostanza però la persona non è stata trovata in possesso del telefono cellulare. A seguito di un intensa attività d’indagine la Polizia locale ha accertato dalle telecamere di videosorveglianza che era stato proprio il soggetto colto nell’atto di ricevere la somma di denaro dalla persona offesa ad impossessarsi del telefono cellulare, il quale a sua volta aveva rivenduto il telefono ad un cittadino senegalese domiciliato a Catania, dove gli operatori di Polizia locale si sono recati nella giornata di oggi recuperando il cellulare e riconsegnandolo alla persona offesa, incredula del risultato ottenuto. Per il 40enne è scattata invece una denuncia per furto e truffa.
