Venerdì 26 Aprile 2024
La denuncia di una donna costretta a farsi operare di nuovo a Milazzo


Taormina, garza lasciata nell'addome durante il parto: aperta un'inchiesta

di Andrea Rifatto | 18/12/2018 | CRONACA

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L'ospedale di Taormina

Doveva essere un normale ricovero per un parto cesareo ma qualcosa è andato storto e la paziente, a intervento ultimato, si è ritrovata con una garza nell'addome. Adesso, dopo aver risolto ogni tipo di problema, vuole vederci chiaro e ha deciso di rivolgersi alla magistratura, che ha aperto un'inchiesta per accertare eventuali responsabilità. Protagonista suo malgrado della vicenda è una 32enne residente a Barcellona Pozzo di Gotto, sulla fascia tirrenica, che aveva scelto l’ospedale “San Vincenzo” di Taormina per dare alla luce il figlio, decidendo quindi di spostarsi di parecchi chilometri perché aveva sempre sentito parlare bene del nosocomio taorminese e in particolare della bravura del personale sanitario nell’esecuzione dei parti cesarei. Nel suo caso, però, qualcosa sembrerebbe non essere andata per il verso giusto. Dopo il parto, avvenuto il 15 ottobre nel reparto di Ginecologia, la 32enne ha accusato forti dolori all’addome già subito dopo essere stata dimessa: visto che le sofferenze non andavano a diminuire, il 18 ottobre ha deciso di recarsi all’ospedale “Giuseppe Fogliani” di Milazzo, dove è stata sottoposta a radiografie, che hanno messo in evidenza la presenza di un quadro occlusivo all’interno dell’addome, dove si trovava una garza demarcata da filo metallico, probabilmente dimenticata durante l’intervento. La donna, il 24 ottobre, è tornata al nosocomio milazzese per accertamenti e cinque giorni dopo è stata sottoposta ad intervento chirurgico per la rimozione del corpo estraneo. Il 3 novembre ha quindi deciso di rivolgersi agli avvocati Carmelo e Gaetano Pino di Barcellona, presentando una querela nella quale ha raccontato quanto accadutole. I legali hanno depositato l’atto alla Procura della Repubblica di Messina e chiesto innanzitutto il sequestro delle cartelle cliniche, per verificare se vi siano state negligenze e condotte di natura colposa che abbiano causato lesioni alla loro assistita. Le indagini sono tuttora in corso.


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