Sabato 27 Aprile 2024
Operazione della Polizia: indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia


Spaccio di droga in pieno centro a Taormina: quattro arresti e un obbligo di dimora

di Redazione | 28/04/2023 | CRONACA

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Le indagini sono partite lo scorso anno

Lo spaccio avveniva nel pieno centro di Taormina, vicino a uno dei locali della movida, dove aveva sede anche la centrale operativa della banda. A gestirlo era un’organizzazione smantellata la scorsa notte dai poliziotti del Commissariato di Taormina, con la collaborazione di operatori delle Squadre Mobili di Messina e Catania, che hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di cinque persone, indagate a vario titolo per i reati di spaccio ed associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. In carcere sono finiti tre taorminesi, Salvatore Talio di 55 anni, Massimo Scimone di 51, Francesco La Pica di 44 e un 25enne di Catania, Francesco Santoro, mentre per un altro taorminese di 58 anni, Giorgio Merola, è stato disposto l’obbligo di dimora. L’operazione rappresenta l’epilogo delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia peloritana e condotte dalla Sezione Investigativa del Commissariato di Taormina su una presunta compagine delinquenziale dedita al traffico di sostanze stupefacenti operante sulla zona e con base operativa nel pieno centro storico della Perla.

Secondo l’ipotesi di accusa, le cinque persone arrestate sono indagate per diverse condotte di spaccio di cocaina, eroina, marijuana e hashish poste in essere da soggetti di Taormina già noti alle forze dell’ordine per reati in materia di stupefacenti. Durante le investigazioni, durate poco meno di sei mesi, è stata individuata l’abitazione di Scimone, sita in prossimità dei locali della movida cittadina, all’interno della quale i clienti, secondo l'accusa, potevano consumare lo stupefacente. Santoro viene invece ritenuto il presunto canale di rifornimento dell’organizzazione. Sulla scorta del quadro indiziario così raccolto, il giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina-Direzione Distrettuale Antimafia, ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere per quattro indagati e quella dell’obbligo di dimora per il quinto.


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