S. Teresa, surfista in difficoltà salvato in mare da un bagnino e da due atleti-volontari
di Redazione | 27/08/2020 | CRONACA
di Redazione | 27/08/2020 | CRONACA
3720 Lettori unici
Il salvataggio del surfista
Un giovane che si trovava in difficoltà in mare a Santa Teresa di Riva con la sua tavola da windsurf è stato recuperato e tratto in salvo poco dopo le 15 di oggi grazie ad un intervento effettuato da uno dei bagnini di turno sulla spiaggia libera e da due volontari, entrambi atleti conosciuti nel comprensorio jonico. L’uomo, un trentenne di Antillo, aveva iniziato la navigazione da un lido all’estremità nord del paese, al confine con il torrente Savoca, e stava procedendo verso sud, quando giunto al centro del paese si è trovato in difficoltà a causa del distacco della vela dalla tavola, finendo in acqua trasportato alla deriva dalla forte corrente. A notare qualcosa di strano è stato un villeggiante che si trovava sul lungomare, che ha visto la tavola da windsurf in acqua senza però scorgere qualcuno che la governava o che si trovava nelle immediate vicinanze: il vacanziere ha quindi avvisato i bagnini della postazione sotto piazza Municipio, che non sono riusciti ad avvistare nessuno in mare intorno alla tavola, sospinta nel frattempo verso sud dalla corrente, e hanno allertato i colleghi della postazione successiva, nel quartiere Portosalvo. Il personale della seconda torretta, presidiata da Marco Rigano e Giulia Morales, ha scorto il giovane surfista in balia delle onde ed è stato subito messo in mare il pattino di salvataggio per recuperarlo, a bordo del quale sono salpati il bagnino Marco Rigano e due volontari, Damiano Rigano, giocatore della Pallavolo Letojanni ed Emilio Ferraro, atleta, campione di windsurf e istruttore della scuola da dove era partito il surfista, sopraggiunto nel frattempo in spiaggia non appena saputo dell'incidente occorso al suo allievo: i tre hanno raggiunto il trentenne traendolo in salvo sul mezzo di salvataggio, recuperando la tavola e la vela per poi fare ritorno a riva non senza difficoltà a causa della corrente e del vento, riuscendo ad approdare sulla battigia circa 50 metri più a sud all’altezza di via Torrente Portosalvo. Per il surfista nessuna conseguenza fisica ma solo un po' di spavento.