Martedì 23 Aprile 2024
Grave atto vandalico ai danni del Comune, che ha condannato duramente il gesto


Pagliara, ignoti distruggono la condotta idrica e rischiano di lasciare il paese a secco

di Redazione | 17/05/2022 | CRONACA

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La tubazione data alle fiamme

Grave atto vandalico commesso nella notte tra sabato e domenica ai danni della comunità di Pagliara. Ignoti hanno agito in contrada Cittadella, nelle campagne a valle della frazione Locadi, danneggiando pesantemente l’acquedotto comunale e rischiando di lasciare all’asciutto la popolazione. I teppisti hanno prima sganciato la tubazione in polietilene dalla conduttura principale posata sul terreno, facendola svuotare, e successivamente l’hanno incendiata per una lunghezza di oltre 200 metri, probabilmente versando del liquido infiammabile tra le sterpaglie. “Purtroppo siamo costretti a parlare ancora una volta di un vergognoso atto vandalico commesso nei confronti di tutto il paese - ha commentato l’Amministrazione comunale - da parte di criminali per il momento ignoti”. Il gesto avrebbe creato nelle ore successive un ammanco di acqua dai serbatoi comunali, se non ci fosse stata la tempestiva azione di un dipendente comunale, Tino Prestipino, che ha verificato l’anomalia durante il controllo quotidiano da remoto dello stato dei serbatoi di accumulo, grazie al sistema di videosorveglianza installato dal Comune, che monitora il livello dell’acqua e lancia l’allerta con l’invio di una mail nei casi di anomala diminuzione. L’accaduto è stato segnalato alla Stazione Carabinieri di Mandanici, competente sul territorio di Pagliara, e sono in corso gli accertamenti del caso. “Ci rifiutiamo di commentare perché ogni parola spesa sarebbe sprecata per chi ha compiuto un’azione vile come questa - evidenzia con amarezza l’Amministrazione - vorremmo però sapere dai responsabili il perché di questi gesti, a chi si crede di fare il danno, chi pensano pagherà tutto questo e quale vantaggio sperano gli porti questa azione: l’obiettivo - conclude il governo cittadino - è forse provocare qualche reazione o ‘esagitare’ gli animi?”.


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