Sabato 20 Aprile 2024
Rinchiuso in carcere per omicidio e lesioni gravissime al termine delle indagini


Nasconde Hiv e contagia diverse donne, una muore: arrestato un 55enne

16/09/2019 | CRONACA

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Ha nascosto per anni di essere malato di Hiv, ha continuato, nonostante la patologia, ad avere rapporti non protetti e ha contagiato almeno quattro donne. Una di loro, l'ex compagna di 45 anni da cui aveva avuto un figlio, è morta nel 2017. Una vicenda scoperta dalla Procura della Repubblica di Messina, che ha chiesto e ottenuto l'arresto dell'uomo, L. D. D., 55 anni di Messina, ora accusato di omicidio e lesioni gravissime. Nel pomeriggio di oggi, in esecuzione di ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal Gip, i carabinieri della Sezione di polizia giudiziaria della Procura, insieme all’Arma territoriale, lo hanno arrestato e condotto in carcere.  Le indagini, coordinate dalla Procura e condotte dall’Aliquota Carabinieri della Sezione di polizia giudiziaria, sono state avviate a seguito di una denuncia per la morte di una donna colpita da Aids diagnosticata troppo tardi. Le investigazioni, volte ad accertare le cause del contagio e della mancata diagnosi, hanno permesso di acclarare che l’uomo, con cui la vittima aveva avuto una relazione di convivenza ed anche un figlio, era da tempo sieropositivo da Hiv, condizione di cui aveva consapevolezza da diversi anni ma di cui non aveva mai informato le sue partner.

Aveva infatti intrattenuto relazioni e rapporti senza precauzioni con diverse e ignare donne residenti in più province italiane, tacendo le proprie condizioni. In un precedente caso, riguardante una donna residente nel Nord Italia, era stato assolto dal delitto di lesioni per insufficienza di elementi in ordine alla consapevolezza della propria sieropositività, sicchè le indagini, svolte con certosina precisione, sono state dirette a verificare proprio l’epoca nella quale l’indagato aveva avuto conoscenza della propria condizione, epoca che è stata accertata documentalmente ed a mezzo plurime audizioni testimoniali. La verifica certa di tale circostanza ha condotto a ritenere il 55enne gravemente indiziato di omicidio ai danni della donna deceduta, per averle taciuto la sua sieropositività, anche quando lei aveva iniziato a stare male e persino all’aggravarsi delle sue condizioni, non consentendole così di curarsi per tempo ed evitare la morte. La Procura gli ha contestato anche il tentativo di lesioni personali gravissime ai danni dell’ultima compagna, anche lei ignara della sieropositività del messinese.


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