Martedì 23 Aprile 2024
La Procura indaga dopo la denuncia della sorella dell'anziano trovato carbonizzato


Morte di Mariano Bonanno ad Alì, aperta un’inchiesta per omicidio ed effettuata l’autopsia

di Redazione | 25/02/2023 | CRONACA

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Bonanno è stato trovato carbonizzato dentro casa

È stata eseguita questa mattina l’autopsia sulla salma di Mariano Bonanno, l’uomo di 80 anni morto domenica sera ad Alì nell’incendio che ha distrutto la sua abitazione rurale nelle campagne fuori paese. Ieri il sostituto procuratore Marco Accolla, titolare dell’indagine, ha conferito l’incarico per l’esame autoptico al medico legale Giovanni Andò allo scopo da stabilire l’esatta causa della morte e questa mattina il professionista ha effettuato l’accertamento tecnico sul cadavere all’obitorio del Policlinico di Messina. Subito dopo la salma dell’anziano verrà restituita ai familiari per i funerali. Il fascicolo d’inchiesta aperto dalla Procura della Repubblica di Messina è a carico di ignoti, con l’ipotesi di reato di omicidio, e le indagini si concentreranno sulle relazioni dei Carabinieri e del Vigili del Fuoco intervenuti quella notte e anche sui risultati dell’autopsia, che si conosceranno tra 90 giorni. All’esame non hanno assistito altri professionisti, visto che i parenti non hanno nominato consulenti di parte. A portare la Procura ad approfondire la vicenda è stata la denuncia contro ignoti presentata dalla sorella della vittima che vive a Santa Teresa di Riva, assistita insieme ad un fratello che risiede fuori regione dall’avvocato Antonio Scarcella, con l’obiettivo di fare piena luce ed avere certezze su quanto accaduto all’interno della vecchia stalla di contrada Cicco dove viveva la vittima, sottoposta a sequestro dall’Arma, e capire se si sia trattato effettivamente di un incidente legato al focolare a legna che l’uomo utilizzava per scaldarsi e cucinare, come hanno ritenuto fin dal primo momento gli inquirenti, o vi possa essere dietro la mano di altre persone.

Mariano Bonanno, imprenditore edile in pensione, aveva scelto di condurre la sua esistenza in quell’edificio in campagna, a contatto con la terra e gli animali, nonostante i tentativi dei familiari di convincerlo a vivere nell’abitazione che possedeva in paese. Tra quelle mura che aveva adattato come casa, cercando di ripararsi dal freddo e dalle intemperie, ha trovato invece la morte tra le fiamme divampate che non gli hanno lasciato scampo, facendo crollare il tetto di lamiere e tegole e distruggendo tutti gli interni. La sorella lo aveva sentito all’ora di pranzo di domenica e tutto sembrava tranquillo, poi nella tarda serata la triste notizia che ha scosso il paese di Alì, dove tutti lo conoscevano.


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