Giovedì 25 Aprile 2024
Convalidato il fermo del 46enne di S. Teresa, ritenuto il master della rete di Messina


Mafia e scommesse online, Davide Cioffi rimane in carcere – VIDEO

di Andrea Rifatto | 21/11/2018 | CRONACA

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Il sequestro di una sala e nel riquadro Cioffi

È stato convalidato il fermo di Davide Cioffi, disposto dalla Procura della Repubblica di Catania nei confronti 46enne di S. Teresa finito nell’inchiesta sulle scommesse online clandestine legate ai clan mafiosi etnei. Il Gip del Tribunale di Messina, accogliendo la richiesta del pm etneo, ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere e Cioffi rimane quindi nella casa circondariale di Messina Gazzi, dove si trova da mercoledì dopo il fermo eseguito dalla Squadra Mobile di Catania in collaborazione con i colleghi di Messina. Il 46enne è indagato nella maxi operazione “Gaming off line” dalla Procura di Catania, con altre 36 persone, come socio responsabile-accettazione della rete “.com” e considerato master della rete di Messina, ossia colui che opera la raccolta delle scommesse sia in forma diretta con proprie agenzie o indiretta attraverso le figure commerciali poste alle loro dipendenze, con profitto concordato secondo le provviggioni riconosciute dal titolare del sito.

I coinvolti sono accusati a vario titolo dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso; concorso esterno in associazione mafiosa; associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti, tra cui l’esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse, la truffa aggravata ai danni dello Stato, il riciclaggio, l’intestazione fittizia di beni, nonché per il connesso reato-fine di truffa ai danni dello Stato in concorso con l’aggravante di cui all’art. 416 bis.1 c.p. per aver svolto una funzione strumentale ed agevolatrice nei confronti dell’associazione per delinquere di stampo mafioso clan Cappello-Bonaccorsi, consentendone, in maniera determinante, l’infiltrazione e la connessa espansione nel settore dei giochi e delle scommesse on line.

L’attività investigativa, sviluppatasi in un arco temporale che va da aprile 2016 a marzo 2017, ha preso le mosse dal monitoraggio del clan Cappello-Carateddi ed in primis del suo leader Salvatore Massimiliano Salvo e ha consentito di rilevare come il Salvo avesse dimostrato interesse nei confronti di un nuovissimo, imponente ed efficace sistema criminoso finalizzato a consentire il massiccio reimpiego del denaro proveniente dalle attività criminali ascrivibili al clan Cappello-Bonaccorsi nel settore delle scommesse sportive on line, nonché l’incremento del capitale illecito attraverso le numerose agenzie che gestiscono, anche per conto del clan appena menzionato, il gaming on-line. I servizi di intercettazione hanno fatto emergere due elementi peculiari: da un lato una spasmodica ricerca da parte degli organizzatori di locali da adibire a sale scommesse sotto l’insegna Planetwin365 dietro i quali schermare il gioco illegale, dall’altro l’esistenza di un sistema che gli indagati indicavano con il termine di “bancare” che, sebbene nel mondo delle scommesse significhi pronosticare una cosa che non accada, in realtà stava ad indicare la pratica piuttosto diffusa tra molti bookmakers esteri di consentire ai gestori delle singole sale di assumere i rischi dell’attività di scommesse. In altri termini, se nella tradizionale attività di una sala scommesse è il bookmaker titolare della concessione ad investire il denaro necessario a coprire le eventuali vincite dei giocatori, nel caso della c.d. “bancata” da parte del gestore sarà quest’ultimo, previo accordo con il concessionario, ad assumere su di sè tale rischio, riconoscendo al concessionario la percentuale pattuita relativa al flusso delle scommesse effettuate in quella determinata sala- Della “doppia natura” degli illeciti conseguiti secondo gli inquirenti erano certamente consapevoli i vertici dell’associazione, tra cui anche Davide Cioffi.

La nuova proprietà di Planetwin365 rinnova il proprio sostegno alle forze dell’ordine nella lotta alle attività di organizzazioni criminali che danneggiano il mercato italiano del gioco legale e dopo gli episodi che hanno portato allo smantellamento di una fitta rete illecita attiva in particolar modo sul territorio siciliano, la società precisa che il provvedimento giudiziario e le indagini delle autorità fanno esclusivo riferimento a persone associate a SKS365 in passato. Planetwin365 precisa come “le investigazioni hanno riguardato esclusivamente la proprietà/management che ha gestito la società fino al 2017, ovvero prima della sua cessione ai nuovi proprietari, nei cui confronti non sono emersi elementi di responsabilità. Come ufficialmente riportato negli atti presentati dagli inquirenti in sede Dipartimento Nazionale Antimafia, la nuova società SKS365 è da ritenersi dunque estranea a quanto accaduto ed emerso dalle indagini.


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