Sabato 28 Giugno 2025
Nel 2022 perse la vita il 22enne di Letojanni. Il verdetto per il 40enne di Santa Teresa


L'incidente e la morte di Francesco Caruso a Taormina: il centauro patteggia la pena

di Andrea Rifatto | oggi | CRONACA

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L'impatto frontale fu fatale al giovane

È arrivato un patteggiamento nel corso dell’udienza preliminare sull’incidente stradale del 20 aprile dello scorso anno a Taormina, nel quale ha perso la vita il 22enne Francesco Caruso di Letojanni mentre viaggiava sulla Strada statale 114 con il suo scooter. La Procura della Repubblica di Messina, con il sostituto procuratore Roberto Conte, aveva chiesto il rinvio a giudizio per sottoporre a processo Agatino Occhino, il 40enne di Santa Teresa di Riva che quel giorno procedeva in sella alla sua motocicletta in direzione opposta alla vittima. L’indagato, assistito dall’avvocato Antonio Scarcella, ha chiesto di patteggiare la pena e la giudice per l’udienza preliminare Tiziana Leanza ha accolto l’istanza, alla luce dell’accordo tra le parti e del consenso del pubblico ministero, stabilendo una pena di due anni e sei mesi a carico di Occhino, accusato di omicidio stradale. La sentenza di patteggiamento ha disposto inoltre la revoca della patente di guida al 40enne e il dissequestro dei mezzi coinvolti nell’incidente con la restituzione ai proprietari. 

Occhino era accusato di aver provocato la morte di Caruso «per colpa generica consistita in negligenza, imprudenza ed imperizia, e per colpa specifica consistita nella violazione degli articoli 143 comma 11, 40 comma 6 e 146 comma 2 del Codice della Strada», perchè «ponendosi alla guida del motociclo Ktm mentre percorreva la Strada statale 114 in direzione Catania-Messina, giunto all’altezza del civico 250 superava la linea di mezzeria invadendo il senso di marcia opposto a quello percorso, così da impattare frontalmente con il motociclo marca Piaggio modello Beverly 300 condotto da Caruso», provocandogli un severo trauma cranico-facciale e diverse fratture multiple che portavano al decesso». Parti offese erano state indicate Enrico Giuseppe Caruso e Sabrina Ricca, genitori della vittima, assistiti rispettivamente dagli avvocati Giacomo Rossini di Torino e Daniele Mazzone di Siracusa, che non si sono costituiti parti civili e hanno ottenuto il risarcimento del danno dalla compagnia assicuratrice. Quel giorno il 22enne letojannese si stava recando al lavoro a bordo del suo scooter all’hotel Mazzarò Sea Palace di Taormina, quando in quella curva a Spisone, al km 46,100 della Ss 114, a 500 metri dalla sua destinazione, è avvenuto lo scontro frontale.


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