Lunedì 23 Giugno 2025
La famiglia porta nuovi elementi all'udienza contro l'archiviazione del caso per suicidio


La morte di Rosario Samperi a Graniti: "È stato ammazzato e portato lì giorni dopo"

di Andrea Rifatto | oggi | CRONACA

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L'uomo venne trovato sotto il ponte Petrolo

«La nostra tesi, confortata da rilievi scientifici, è che Rosario Samperi sia stato ammazzato e poi, giorni dopo, sia stato portato nel torrente il suo cadavere». Ad affermarlo sono i familiari e il legale che li assiste nella vicenda della morte del 46enne di Graniti, trovato senza vita il 17 agosto 2023 nel letto del torrente Petrolo, sotto il ponte della Statale 185. Per gli inquirenti si tratta di suicidio ma la famiglia, assistita dall’avvocato Gianmario Sposito, non crede affatto che l’uomo si sia tolto la vita e ha presentato al giudice per le indagini preliminari un’opposizione alla seconda richiesta di archiviazione. Dopo l’udienza tenutasi al Tribunale di Messina, si attende che il gip sciolga la riserva. «Abbiamo portato all’attenzione del giudice le abnormi criticità e le eclatanti anomalie di questo caso - commenta l’avv. Sposito - siamo determinati nel ritenere che Rosario sia stato ucciso 3-4 giorni prima e poi portato lì e adagiato su un fianco. Ci sono dati oggettivi inconfutabili come la larve sul cadavere, la cui grandezza consente di stabilire la data della morte, rilevate anche dal medico necroscopo dell’Asp come riportato nella relazione di ispezione cadaverica, acquisita nel fascicolo di indagine solo dopo mia richiesta e non disponibile in sede di autopsia. E poi l’assenza di ferite sul volto, l’arcata dentaria intatta e il corpo ritrovato a cinque metri rispetto alla verticale del punto di caduta smentiscono la tesi del suicidio». 

Il legale della famiglia Samperi ha chiesto anche al gip di acquisire alcuni tabulati telefonici e le celle di aggancio: «Se è vero, come è vero, che Rosario era morto da 3-4 giorni - aggiunge l’avvocato Gianmario Sposito - c’è chi ha dichiarato di essere stato con lui il giorno prima del ritrovamento del cadavere e secondo quello che noi deduciamo scientificamente ciò non è possibile, quindi servono altre indagini. Abbiamo suggerito un viatico investigativo che riteniamo valido, di fronte ad evidenze così macroscopiche avrei difficoltà ad immaginare che il gip possa emettere un decreto di archiviazione e speriamo vivamente che si possa iniziare a capire cosa è successo». Rosario Samperi potrebbe aver visto qualcosa che non doveva vedere? Forse qualcosa legato ad un furto che sarebbe avvenuto in chiesa in quei giorni, accanto alla sua abitazione?


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