Itala, timbrava e andava in giro: confermata condanna per ex capo dei Vigili
di Andrea Rifatto | 18/12/2018 | CRONACA
di Andrea Rifatto | 18/12/2018 | CRONACA
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Il municipio di Itala
È definitiva la condanna per assenteismo sul posto di lavoro nei confronti di Candelora Crisafulli, ispettore ed ex comandante della Polizia municipale di Itala. La Corte di Cassazione ha infatti dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal suo legale, l’avvocato Giovambattista Freni, confermando dunque la sentenza di appello del novembre 2016 che le ha inflitto una condanna a due anni (pena sospesa) per truffa aggravata e 800 euro di multa. In primo grado, a maggio 2013, era stata condannata a due anni e due mesi per truffa e falso e assolta dall’accusa di peculato perché il fatto non sussiste. In appello è stato dichiarato il non doversi procedere in relazione a un episodio del 6 maggio 2009 in quanto il reato si è estinto per prescrizione. La Crisafulli, 60 anni, venne arrestata il 17 giugno del 2009 dai Carabinieri perché accusata di essersi allontanata dal luogo di lavoro (il Comune di Itala) in più occasioni senza alcuna giustificazione, conseguendo così la retribuzione pur avendo omesso di prestare la propria attività lavorativa. I militari, quel giorno, l’avevano sorpresa al rientro in municipio mentre tornava dal mercato di Nizza, nonostante avesse timbrato il cartellino e risultasse in servizio. I giudici hanno riconosciuto come gli allontanamenti dell'imputata dal Comune non siano stati, in quelle occasioni, funzionali all'espletamento di attività di servizio esterno. La donna è stata condannata al pagamento delle spese processuali e di 2mila euro alla Cassa delle ammende.