Giovedì 25 Aprile 2024
Individuati dai carabinieri dopo il colpo di maggio e altri passaggi nella zona


Furto in abitazione a Nizza, arrestati zio e nipote incastrati da un tic nervoso

di Andrea Rifatto | 29/08/2019 | CRONACA

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Una pattuglia dei carabinieri e i due arrestati

Li hanno incastrati grazie al tic nervoso di uno dei due ladri che lo scorso maggio si sono introdotti per compiere un furto in un’abitazione di Nizza di Sicilia. E così due catanesi di 56 e 41 anni, Angelo e Sebastiano Viscuso, zio e nipote, entrambi con precedenti penali alle spalle, sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Messina Sud, in collaborazione con i militari della Compagnia di Catania Piazza Dante, con l’accusa di furto aggravato in abitazione in concorso, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal Gip del Tribunale di Messina, su richiesta della locale Procura. Le indagini svolte dai Carabinieri della stazione di Roccalumera, competente per territorio, sono scattate a seguito della denuncia sporta da una signora di Nizza che il 5 maggio, rientrando a casa insieme al marito dopo un pomeriggio trascorso fuori, ha scoperto che dei ladri si sono introdotti nell’abitazione di famiglia mettendola completamente a soqquadro, asportando alcuni oggetti in oro tra cui tre orologi e della bigiotteria. Sulla scorta degli elementi raccolti nell’immediatezza, tra cui le immagini del sistema di videosorveglianza di un vicino esercizio commerciale, i militari hanno accertato che due uomini, dopo essere giunti nei pressi dell’abitazione della vittima a bordo di una Fiat Panda bianca, in orario compatibile con l’assenza della coppia, si erano diretti a piedi verso l’appartamento. Uno dei due, che aveva un evidente tic nervoso al braccio destro, aveva scavalcato il muro dell’abitazione per introdursi all’interno dell’appartamento mentre il complice aveva atteso in strada facendo da palo.

I successivi accertamenti effettuati sulla targa dell’autovettura utilizzata dai due per raggiungere l’abitazione, uniti alla diramazione delle immagini degli autori del reato alle Stazioni Carabinieri  capillarmente distribuite sul territorio, ha permesso di giungere all’identificazione dei due soggetti destinatari dei provvedimenti di arresto, eseguiti a Catania. Zio e nipote, infatti, erano stati controllati ed identificati da una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Alì Terme pochi giorni dopo il furto avvenuto a Nizza, mentre a bordo della medesima autovettura, transitavano nella cittadina aliese. I militari, durante quel controllo, si erano insospettiti poiché i due Viscuso, gravati anche da precedenti di polizia, non avevano saputo spiegare la loro presenza nel comune jonico. I carabinieri avevano annotato con dovizia ogni dettaglio del controllo, documentando anche gli indumenti che i due uomini indossavano, che sono stati riconosciuti come quelli vestiti anche in occasione della commissione del furto a Nizza. Inoltre descrivevano minuziosamente anche il tic nervoso al braccio destro che affliggeva il nipote, particolare risultato decisivo per identificare gli autori del furto. Al termine delle formalità di rito Sebastiano Viscuso è stato condotto nel carcere di Catania piazza Lanza, mentre lo zio Angelo nella propria abitazione di Catania in regime di arresti domiciliari.


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