Martedì 16 Aprile 2024
Decreto penale e ammenda per una violazione relativa alla serata di San Martino


Forza d'Agrò, festa in piazza non autorizzata: condannato il presidente della Pro Loco

di Andrea Rifatto | 09/07/2020 | CRONACA

3475 Lettori unici | Commenti 2

La manifestazione del 15 novembre scorso

Salsiccia, vino e musica per festeggiare in piazza la ricorrenza di San Martino, seppure con qualche giorno di ritardo a causa del maltempo. Un’iniziativa, quella organizzata lo scorso novembre dalla Pro Loco Forza d’Agrò-Scifì in collaborazione con la Parrocchia, che però è costata una condanna al presidente del sodalizio, Valentino Altadonna. Il Tribunale di Messina ha infatti emesso nei suoi confronti un decreto penale condannandolo al pagamento di 1.610 euro di ammenda per il reato punito dall’articolo 18 comma 5 del Tulps (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza), in quanto imputato “per aver violato le prescrizioni relative al luogo della riunione, tenutasi il 15 novembre 2019 in piazza Santissima Annunziata anzichè nella autorizzata piazza Santissima Trinità”. A firmare il provvedimento è stato il Gip Tiziana Leanza, che ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica peloritana ritenendo congrua la pena richiesta dal Pm e considerando fondata l’accusa in base all’esame della documentazione agli atti, in particolare la comunicazione di notizia di reato (perseguibile d’ufficio) inoltrata dai Carabinieri della Stazione di Forza d’Agrò il 20 novembre dello scorso anno. La Pro Loco aveva programmato l’evento pubblico per la sera dell’11 novembre, poi pioggia e vento costrinsero a rinviarlo al 15 dello stesso mese: al Comune, però, era stata richiesta l’autorizzazione per piazza Santissima Trinità, mentre la serata si svolse in piazza Santissima Annunziata, come constatarono quella sera i militari dell’Arma recatisi sul posto, mentre dalle foto pubblicate dal sodalizio sembrerebbe che i partecipanti siano rimasti per tutto il tempo sul sagrato della chiesa e non sulla pubblica piazza. Il presidente della Pro Loco Valentino Altadonna, che era difeso d’ufficio dall’avvocato Giulia Calcagno, ha deciso di presentare opposizione al decreto penale di condanna per far valere le proprie ragioni: ad assisterlo è l’avvocato Felice Di Bartolo.


COMMENTI

geom. Pietro MUSCOLINO via Dejoannon 20 98030 FORZA D'AGRO' (me) | il 09/07/2020 alle 15:22:19

A prescindere dalla differenza tra la pagliuzza e la trave, a mio giudizio la vicenda va anche accostata alla sentenza della Corte Costituzionale n. 142 del 1967, che così recita:"i cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi e che per le (loro) riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso. Il diritto di riunione è tutelato nei confronti della generalità dei cittadini, che, riunendosi possono dedicarsi a quelle attività lecite, anche se per scopo di comune divertimento o passatempo e quindi a quei trattenimenti cui si riferiscono le norme sopracitate". Vive cordialità.

geom. Pietro MUSCOLINO via Dejoannon 20, 98030 FORZA D'AGRO' (me) | il 09/07/2020 alle 18:11:26

Volendo raffinare la vicenda, e tenendo sempre ferma la differenza corrente tra "la pagliuzza e la trave", nel caso trova ingresso (anche) la sentenza della Corte Cost. n. 9 del 19 giugno 1956 e le sue successive conferme, dalle quali si apprende: che l'obbligo del preavviso resta limitato alle sole riunioni in LUOGO PUBBLICO; Onde le norme dell'art. 18 del T.U. Leggi di P.S. nella parte relativa alle riunioni APERTE AL PUBBLICO, si appalesano in contrasto con quelle dell'art. 17 della Costituzione. Cosicché, considerato che il "sagrato" non è un luogo pubblico, ma APERTO AL PUBBLICO, in quanto di proprietà della Parrocchia, ritengo di aver dato un altro modesto contributo sempre in ordine alla "pagliuzza". Vive cordialità.

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