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Forza d'Agrò. Rinviato l'appello sulla decadenza del sindaco
di Redazione | 02/06/2015 | CRONACA
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La Corte di appello si pronuncerà il prossimo 15 giugno
È stata rinviata al prossimo 15 giugno la trattazione del ricorso di appello presentato dall'ex capogruppo di minoranza di Forza d'Agrò, Nino Bianca, contro la sentenza di primo grado emessa il 24 marzo scorso dal Collegio per le cause elettorali del Tribunale di Messina che dichiarò l'assenza di incompatibilità tra il sindaco Fabio Di Cara e il fratello Emanuele, capogruppo di maggioranza in Consiglio comunale. L'udienza fissata ieri alle 10 dalla prima sezione della Corte di appello, presieduta da Vincenza Randazzo, non ha infatti avuto inizio per l'assenza del giudice relatore. Nino Bianca, difeso dall'avvocato Antonio Saitta, aveva deciso di proporre appello dopo il verdetto di primo grado, che aveva stabilito come non vi fosse incompatibilità tra il sindaco e i consiglieri comunali, ma solo tra consiglieri e assessori, distinguendo la figura di primo cittadino dai componenti della Giunta. Bianca, onvece, sostiene che vi sia incompatibilità tra il capogruppo consiliare di maggioranza, Emanuele Di Cara, e il fratello sindaco, secondo quanto previsto dall’art. 12 c. 6 della Legge regionale 7/1992, come sostituito dall’art. 4 della L.r. 7/2011, che afferma come “non possono far parte della Giunta il coniuge, gli ascendenti ed i discendenti, i parenti e gli affini sino al secondo grado, del sindaco, di altro componente della giunta e dei consiglieri comunali”: il 9 aprile scorso ha così depostitato ricorso di appello, ribadendo come si sarebbe realizzata una commistione di ruoli tra controllore e controllato, essendo il Consiglio comunale “chiamato ad assolvere un ruolo di indirizzo e di controllo politico amministrativo nei confronti degli organi di amministrazione attiva (sindaco e giunta)".