Controlli sul pesce da Giardini a S. Teresa: 2.000 kg sequestrati e 60.000 euro di multe
di Redazione | 10/10/2025 | CRONACA
di Redazione | 10/10/2025 | CRONACA
5062 Lettori unici
Parte del pesce sottoposto a sequestro
Tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, la Direzione Marittima di Catania ha pianificato e portato a compimento l’operazione regionale “Ars-Ara 2025”, finalizzata al controllo della filiera ittica in Sicilia orientale, dal mare fino alla ristorazione. L’attività ha coinvolto tutti i Compartimenti marittimi della regione (Catania, Siracusa, Messina, Milazzo, Pozzallo, Augusta) e ha visto impegnati uomini e donne della Guardia Costiera in controlli mirati contro la pesca illegale e le irregolarità nella commercializzazione e somministrazione dei prodotti ittici, anche in aree interne lontane dal mare. In mare il fulcro dell’operazione ha interessato l’arcipelago eoliano, dove sono stati intensificati i controlli sugli attrezzi da pesca illegali, in particolare i Fish Aggregating Devices (Fad), i cosidetti “cannizzi”, utilizzati per attrarre specie pelagiche come lampuga, ricciole e palamite. Questi dispositivi, spesso realizzati con materiali plastici non conformi e privi delle autorizzazioni previste, causano un forte impatto ambientale, in quanto, se abbandonati in mare, possono danneggiare l’ecosistema e rappresentare un pericolo per la navigazione. Durante l’operazione sono stati sequestrati 55 Fad (circa 13.000 metri di filari in plastica) e, complessivamente, 105 attrezzi irregolari per un totale di 16.000 metri, insieme a numerosi materiali plastici accessori come teli e bidoni. Sul fronte terrestre, i controlli si sono concentrati su esercizi commerciali e di ristorazione nelle località turistiche della riviera messinese (Taormina, Giardini Naxos, Letojanni, Forza d’Agrò, Santa Teresa Riva) e in tutto il territorio di competenza della Direzione marittima di Catania. In sinergia con i medici veterinari delle Asp, sono state riscontrate molteplici violazioni amministrative riguardanti la tracciabilità dei prodotti ittici, con multe per circa 60mila euro e sequestri di 2.000 kg di prodotto senza la documentazione obbligatoria. È stata anche rilevata la detenzione di circa 200 kg di pesce (novellame di sarda e pesce spada) di taglia inferiore ai limiti consentiti dalla legge. Durante le ispezioni sono emerse inoltre gravi carenze igienico-sanitarie, con locali e alimenti in cattivo stato di conservazione, che hanno portato alla chiusura temporanea di un ristorante a Taormina, unitamente a sanzioni amministrative per 5.000 euro. Per la medesima fattispecie e per carenze equivalenti è stata disposta anche la chiusura temporanea di un ristorante ubicato nel territorio di Riposto. L’operazione “Ars-Ara 2025” ha rimarcato la necessità, per gli operatori del settore, di una rigorosa applicazione delle normative comunitarie e nazionali allo scopo precipuo di garantire la sostenibilità ambientale e la sicurezza alimentare lungo tutta la filiera della pesca, dal mare al consumatore finale. La Direzione marittima di Catania-Guardia costiera della Sicilia orientale, attraverso la costante azione di coordinamento dei rispettivi Comandi compartimentali, in forza di specifiche attribuzioni in materia di pesca marittima, demandate al Comando generale del Corpo della Capitanerie-Centro di Controllo nazionale della Pesca, assicura la propria costante azione a tutela ed a garanzia della conservazione e dello sfruttamento delle risorse ittiche in condizioni di piena sostenibilità ambientale, sociale ed economica ed a salvaguardia dei preziosi e delicati ecosistemi marini nonché, sul territorio, la tutela del cittadino e degli operatori di settore che esercitano le proprie attività nel pieno rispetto delle normative di settore.