Giovedì 25 Aprile 2024
Verifiche di Carabinieri e Ispettorato del Lavoro in tutta la provincia di Messina


Controlli nei cantieri edili: 10 denunce, 2 attività sospese e oltre 200mila euro di multe

08/04/2022 | CRONACA

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Trovato anche un lavoratore in nero

Sono stati dieci i cantieri edili ispezionati nel mese di marzo nell’ambito delle attività e dei servizi di controllo disposti dal Comando provinciale Carabinieri di Messina, d’intesa con il dirigente dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Messina, l’ingegnere Venerando Lo Conti, ed attuate dai Carabinieri delle Compagnie di Patti, Barcellona Pozzo di Gotto, Mistretta, Sant’Agata Militello e Taormina, in collaborazione con il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro del capoluogo. Tutti i controlli hanno avuto come finalità la verifica del rispetto delle normative di settore, con particolare riferimento alla tutela ed alla sicurezza dei lavoratori. All’esito delle attività svolte, i carabinieri hanno denunciato 10 persone all’Autorità giudiziaria comminando a carico dei responsabili sanzioni ed ammende per l’ammontare complessivo di oltre 200mila euro, nonché la sospensione temporanea di due attività, a seguito delle gravi criticità riscontrate. Tra le violazioni accertate dai militari dell’Arma, emergono in particolare quelle per l’aver omesso: l’utilizzo dei dispositivi di protezione e le attrezzature idonee ai fini della tutela e della sicurezza dei lavoratori, l’installazione di parapetti al fine di evitare rischi di caduta, la formazione dei lavoratori sui rischi della loro attività in cantiere, adottare adeguate misure alle impalcature o ponteggi atte ad eliminate pericoli di caduta di persone o cose, nonché adottare misure tecniche ed organizzative necessarie ad eliminare o ridurre al minimo i rischi in materia di valutazione del rischio elettrico. Inoltre, nel corso dei servizi sono stati controllati circa 60 lavoratori ed i carabinieri hanno scoperto la presenza di un lavoratore “in nero” motivo per cui a carico di un’impresa è stata comminata la sanzione aggiuntiva di 2mila euro, con l’obbligo di regolarizzare la sua posizione.


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