Mercoledì 24 Aprile 2024
Arresti convalidati dal giudice. Si indaga sul terzo componente della banda della spaccata


Colpo da 70mila euro alla profumeria al centro di Santa Teresa: due ladri ai domiciliari

di Redazione | 12/11/2022 | CRONACA

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La vetrina sfondata e parte della refurtiva

Sono finite agli arresti domiciliari le due persone arrestate ieri mattina dai carabinieri della Compagnia di Taormina con l’accusa di aver commesso un furto alla profumeria “Naima Griffe” di Santa Teresa di Riva. Oggi si è tenuta al Tribunale di Messina l’udienza direttissima, dove i due sono comparsi dopo la notte passata in camera di sicurezza, e al termine il giudice ha convalidato gli arresti per l’accusa di furto aggravato in concorso e ha disposto per entrambi la misura degli arresti domiciliari, in attesa della celebrazione del rito processuale. Gli arrestati sono due giovani di 26 e 32 anni di Catania, P. G. ed M. J. (le generalità non sono state rese note), residenti del quartiere Librino, ai quali è stato contestato anche il reato di ricettazione in quanto le due autovetture che hanno utilizzato per mettere a segno il colpo sono risultate rubate: l’Alfa Romeo Giulietta, usata come ariete per compiere la spaccata nell’esercizio commerciale, è di proprietà di un giovane di Messina, mentre la Fiat Panda utilizzata per sbarrare a monte la Statale 114, su via Regina Margherita all’altezza di via Della Pesca ad una distanza di 450 metri dal negozio, è stata asportata a Rina Superiore (Savoca). Entrambi i veicoli saranno restituiti ai legittimi proprietari. Il terzo complice del furto che ieri è riuscito a dileguarsi, è già stato identificato (anche lui catanese) e su di lui sono in corso ulteriori indagini. La refurtiva trovata a bordo della Giulietta abbandonata nel torrente Botte a Savoca, consistente in profumi, cosmetici e prodotti per la cura della persona, secondo quanto riferito dagli inquirenti ammonta complessivamente ad un valore di 70mila euro ed è stata restituita al titolare della profumeria.

Erano le 4.55 ieri mattina quando ricevuto l’allarme, i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Taormina hanno raggiunto il negozio, riuscendo a individuare l’autovettura utilizzata dai malviventi proprio mentre si allontanava velocemente dal luogo dell’evento delittuoso, con evidenti danni alla carrozzeria, procurati all’atto dell’urto con la vetrina del negozio. Inseguiti dai militari dell’Arma, i tre ladri hanno abbandonato l’Alfa Romeo a Botte proseguendo a piedi la fuga nella campagne circostanti. La cinturazione dell’area, tramite numerose pattuglie, ha permesso ai carabinieri della Compagnia di Taormina, sotto le direttive del capitano Giovanni Riacà, di rintracciare alle 11 i due responsabili, che stavano tentando di riorganizzarsi per far perdere le proprie tracce: i catanesi, infatti, sono stati fermati a bordo di un’autovettura condotta da loro conoscenti, che evidentemente avevano contattato per cercare di fare rientro verso casa. Condotti in caserma, hanno ammesso le loro responsabilità e sono stati formalizzati gli arresti.

L’auto utilizzata per sbarrare la strada è stata lasciata davanti una gioielleria su via Regina Margherita ed è stato ipotizzato che l’obiettivo iniziale dei ladri potesse essere quell’esercizio commerciale, intorno al quale si sono aggirati per qualche istante. Più probabile, però, che abbiano scelto quel punto molto distante dalla profumeria poichè non conoscevano bene il territorio, visto che per raggiungere il negozio dove hanno messo in atto la spaccata vi erano altre due traverse successive che collegano il lungomare con la Statale 114, dalle quali sarebbe potuto sopraggiungere un veicolo disturbando l'azione malavitosa in atto.

Più informazioni: furto naima griffe  


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