Venerdì 19 Aprile 2024
Un’area di oltre 7.000 metri quadrati utilizzata per sversare rifiuti speciali edili


Castelmola, sequestrata una maxi discarica abusiva e denunciato un 70enne - VIDEO

di Redazione | 06/07/2021 | CRONACA

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L'area sequestrata dalla Finanza

Un’area di oltre 7.000 metri quadrati destinata a discarica abusiva, con tonnellate di materiale di risulta altamente nocivo, direttamente sversate sul terreno. È quanto ha scoperto a Castelmola la Guardia di Finanza d Taormina, che ha sequestrato il terreno e denunciato il proprietario. L’operazione rientra nell’ambito dell’intensificazione del monitoraggio del territorio e delle attività di controllo in materia di tutela ambientale, coordinate dal Gruppo della Guardia di Finanza di Messina. In tale contesto, le Fiamme Gialle della Compagnia di Taormina, all’esito di mirate attività di sopralluogo, connesse all’intensificazione del controllo economico del territorio, hanno individuato e posto sotto sequestro una vasta superficie, peraltro sita nelle immediate vicinanze di terreni agricoli coltivati, illecitamente adibita a discarica abusiva. L’area, di proprietà di D.C., 70 anni di Castelmola, è stata utilizzata negli ultimi anni quale strutturato luogo di accumulo e deposito di rifiuti di vario genere. In particolare, le ricognizioni del sito, effettuate dai militari di Taormina hanno consentito di documentare l’accumulo di notevoli quantità di rifiuti speciali di varia natura. Nel dettaglio, al fine di occultare l’illecita attività e renderla maggiormente complicata da rilevare, è stato accertato accertava come fossero stati realizzati diversi terrapieni, tramite un caterpillar, peraltro rinvenuto sul posto e sottoposto a sequestro, in realtà formati da tonnellate di materiale edile di risulta (laterizi, cemento, guaine di plastica, bitume e persino eternit): un’illecita attività di sversamento di rifiuti dall’alto tasso inquinante, a maggior ragione, come nel caso di specie, se direttamente effettuato in aree a ridosso di zone coltivate. 

L’illecito abbandono ed accumulo di rifiuti consente agli utenti di evitare gli elevati costi necessari per il regolare smaltimento all’interno delle discariche autorizzate, deturpando, al contempo, il territorio, nonché con l’enorme rischio di provocare irreparabili contaminazioni delle falde acquifere. Ottenuta la convalida del sequestro dal competente Giudice del Tribunale di Messina, nei prossimi giorni saranno interessati gli organi competenti per la bonifica dell’intera zona, mentre il proprietario del terreno è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina in quanto responsabile di un grave reato ambientale, quale la gestione non autorizzata di rifiuti. Non è la prima attività che la Procura della Repubblica di Messina e la Guardia di Finanza peloritana pongono in essere a contrasto di odiosi reati in materia di inquinamento ambientale: negli ultimi 18 mesi, infatti, nella provincia di Messina, sono state accertate oltre 40 violazioni, con la denuncia di 66 responsabili ed il sequestro di 81 tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi, insistenti in aree estese oltre 14 mila metri quadrati, nonché due depuratori.


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