Venerdì 19 Aprile 2024
Sentenza del Gip per Cucuzzella di Sant'Alessio e Scattareggia di Spadafora


Case Fantasma, 2 condanne per evasione fiscale. Dissequestrata la Cucuzzella Group

di Andrea Rifatto | 20/12/2018 | CRONACA

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L'azienda della Cucuzzella Group

Due condanne al termine del rito abbreviato nel processo nato dall’operazione “Case Fantasma”, l’inchiesta della Guardia di Finanza che a novembre 2016 portò agli arresti domiciliari i fratelli Giovanni e Salvatore Cucuzzella, 42 e 34 anni, imprenditori di Sant’Alessio Siculo attivi con l’azienda Gruppo Cucuzzella Srl nel settore del commercio di materiali edili e di Gioacchino Scattareggia, imprenditore 54enne di Spadafora specializzato nel settore della carpenteria metallica. Il Gip Salvatore Mastroeni ha riconosciuto ieri colpevoli di evasione fiscale Giovanni Cucuzzella, condannato a due anni e mezzo e Scattareggia, ad un anno e quattro mesi (pena sospesa). Con lo stesso provvedimento ha disposto anche la revoca del sequestro effettuato due anni fa dalle Fiamme gialle di Taormina e la restituzione agli aventi diritto. L’imprenditore alessese torna quindi in possesso della propria quota della società di famiglia e degli altri beni che erano finiti sotto sequestro. Cucuzzella e Scattareggia sono stati difesi dagli avvocati Salvatore Silvestro, Adriana La Manna e Sebastiano Campanella.

L’inchiesta prese il via a seguito di una verifica fiscale della Guardia di Finanza eseguita nei confronti dell'impresa Lo Giudice Costruzioni Srl di Mongiuffi Melia, anche con intercettazioni telefoniche che permisero di scoprire un giro di false fatturazioni, poste in essere tra cinque aziende della provincia di Messina attive nel settore edile dietro le quali, secondo gli inquirenti, vi era come reale titolare e gestore sempre Giovanni Cocuzzella, che durante il processo ha in parte confermato di aver realizzato movimentazioni ardite per salvare la sua azienda. In alcuni casi, secondo le indagini coordinate dal sostituto procuratore Antonio Carchietti, le fatture venivano letteralmente “autoprodotte” dagli indagati, che le intestavano a soggetti assolutamente inconsapevoli i quali avevano già cessato l’attività da diversi anni, ossia dal 2010 al 2014. Un giro di false fatturazioni per nove milioni di euro, al fine di evadere Iva e imposte sui redditi per oltre due milioni di euro. Sotto sequestro erano finiti beni immobili situati nei comuni di Messina, S. Teresa, Spadafora, Mongiuffi Melia, alcuni rapporti bancari e postali e quote di partecipazione, pari complessivamente al 74,58%, del capitale sociale della Gruppo Cucuzzella Srl.


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