Sabato 27 Aprile 2024
L'uomo è stato condotto in carcere. Già a dicembre gli era stato vietato di avvicinarsi


Botte e minacce continue alla compagna, arrestato un 43enne a Sant'Alessio Siculo

di Andrea Rifatto | 19/04/2020 | CRONACA

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I carabinieri lo hanno condotto in carcere

È finito in carcere l’uomo che già lo scorso dicembre era stato destinatario di un divieto di avvicinamento a meno di 300 metri dai luoghi frequentati dalla convivente e di comunicazione con la stessa tramite ogni mezzo, dopo la denuncia di maltrattamenti sporta ai Carabinieri di Sant’Alessio dalla vittima, una 43enne alessese, e le indagini condotte dai militari dell’Arma della locale Stazione, ai comandi del luogotenente Vito Calì, coordinati dalla Compagnia di Taormina guidata dal capitano Arcangelo Maiello. Il convivente, un 43enne catanese, continuava infatti a maltrattare la compagna da mesi, picchiandola e minacciandola, e così per lui è scattato l’arresto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale su richiesta della Procura e si sono aperte le porte della casa circondariale di Messina Gazzi. In questi mesi, infatti, dopo quella denuncia e il divieto di incontrarla, c’é stato evidentemente tra i due un riavvicinamento e un tentativo di riprendere la relazione, tanto che sono tornati a convivere a Sant’Alessio occupando un alloggio di proprietà delle Ferrovie dello Stato a fianco della stazione, motivo per il quale sono stati più volte segnalati dai Carabinieri. Una convivenza funestata nuovamente, però, da continue liti e percosse, sia in casa che fuori, come già avvenuto lo scorso anno, quando l’uomo arrivò a trascinare la vittima a terra tirandola per i capelli, minacciandola di morte e chiedendole ripetutamente somme di denaro, in quanto lei era l’unica a lavorare. Un incubo, quello vissuto dalla donna, proseguito anche di recente fino all’ulteriore denuncia e al nuovo fondamentale intervento della magistratura e dell’Arma dei Carabinieri, secondo le modalità operative finalizzate a tutelare quanto più rapidamente possibile le vittime tramite il Protocollo rosa istituito dal procuratore aggiunto Giovannella Scaminaci, fondamentale per allontanare il compagno violento e garantire alla 43enne una vita più serena, si spera questa volta definitivamente. La coppia si era fatta notare a Sant’Alessio e nei comuni limitrofi anche perché spesso era solita frequentare locali pubblici allontanandosi poi senza saldare il conto.


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