Blitz dei carabinieri a Letojanni, in casa una centrale per lo spaccio: due arrestati
di Redazione | 01/12/2023 | CRONACA
di Redazione | 01/12/2023 | CRONACA
4819 Lettori unici
La droga e la serra sottoposte a sequestro
È stato l’insolito movimento di persone, note come assuntrici di droghe, a dare origine all’attività investigativa dei carabinieri, che a Letojanni ha portato all’arresto di un uomo e una donna la cui abitazione era monitorata da tempo, in quanto ritenuta una potenziale base di spaccio. I militari del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Taormina hanno così arrestato, in flagranza di reato, una 38enne di nazionalità russa e un 19enne catanese, entrambi incensurati, con l’accusa di produzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Sulla scorta degli elementi investigativi raccolti, i carabinieri hanno predisposto l’accesso all'edificio monitorato, sul lungomare al centro del paese, per eseguire una perquisizione domiciliare: l’operazione si è rivelata da subito complicata dal momento che i due, prima di permettere l’ingresso dei militari, hanno temporeggiato con la verosimile intenzione di sottrarsi al controllo. Gli operanti hanno comunque proseguito l’azione intrapresa e poco dopo sono riusciti nell’intento di farsi aprire la porta d’ingresso ed accedere nell’appartamento. All’interno della casa, in un totale caos causato dai due inquilini nel tentativo di disfarsi della droga in loro possesso, i carabinieri hanno trovato e sottoposto a sequestro un vano allestito come una vera e propria serra, realizzata con pannelli isolanti, lampade termiche per il mantenimento del calore, una tubatura collegata ad un impianto idrico per l’irrigazione e svariati chilogrammi di fertilizzante di vario genere utilizzato nella semina. Nel corso della perquisizione, i carabinieri hanno inoltre trovato e sequestrato 5,200 kg di marijuana, 27 piante di cannabis, in gran parte frammentate in più parti, un bilancino di precisione e oltre 1.200 euro, ritenuti provento dell’illecita attività. All’interno del servizio igienico lo scarico del water era ostruito da parti di piante di cannabis e residui di marijuana, motivo per il quale è stato ipotizzato un precedente tentativo di distruzione e disfacimento, presumibilmente messo in atto dai due indagati per depistare l’accertamento dei militari. La marijuana e il residuo delle piante sono state inviate ai Carabinieri del Ris di Messina per le analisi di laboratorio. Il 19enne e la 38enne sono stati invece arrestati e, su disposizione dell’Autorità giudiziaria, al termine delle formalità di rito, ristretti nella Casa Circondariale di Messina Gazzi in attesa della convalida.