Martedì 23 Aprile 2024
Nove dipendenti hanno presentato ricorso contro la sentenza di secondo grado


Assenteismo al Comune di Furci, si va in Cassazione dopo le 14 condanne in appello

di Andrea Rifatto | 10/11/2022 | CRONACA

1259 Lettori unici

Sotto accusa la mancata timbratura delle uscite

Arriva all’ultimo round il processo contro i “furbetti del cartellino” per i casi di assenteismo durante l’orario di lavoro al Comune di Furci Siculo, nato dopo le indagini della Polizia di Taormina che nel novembre del 2016 portarono al blitz in municipio con la notifica di 65 misure cautelari. La Cassazione ha infatti fissato per il 18 novembre l’udienza davanti la Terza Sezione penale per il terzo grado di giudizio, che vede ancora imputati nove impiegati accusati di essersi allontanati dal posto di lavoro senza timbrare il badge, aver affidato a colleghi la timbratura del proprio tesserino oppure di aver lasciato il municipio digitando un codice di uscita per motivi di servizio, senza però autorizzazione preventiva. In primo grado, nel novembre 2020, arrivarono 20 condanne (pene sospese), 33 assoluzioni e 6 assoluzioni parziali mentre in appello, lo scorso dicembre, la Corte presieduta dal giudice Francesco Tripodi (a latere Daria Orlando e Luana Lino) ha confermato 11 condanne e ha rideterminato la pena per tre imputati. Nove hanno deciso di presentare ricorso in Cassazione e nelle prossime settimane arriverà il verdetto finale. In secondo grado sono state confermate le condanne per Grazia Andronico (un anno e un mese), Rosa Briguglio (un anno e sei mesi), Carmelo Caminiti (un anno e due mesi), Silvana Chillemi (un anno e due mesi), Monica Beatriz Foti (un anno e due mesi), Antonietta Interdonato (un anno e due mesi), Santa Lino (un anno e un mese), Nunziata Paccione (un anno e un mese), Lucia Riggio (un anno e due mesi), Angelo Siti (un anno e dieci mesi), Maria Antonia Toscano (un anno e sei mesi); pene più leggere, invece, per Paul Manuli (un anno e quattro mesi anzichè un anno e sei mesi), Maria Concetta Salicola (un anno e un mese anzichè un anno e due mesi) e Rosaria Sgroi (un anno e due mesi anzichè un anno e quattro mesi). Assolti perchè il fatto non sussiste Filippo Andò, Carmelo Briguglio, Carmelo Fasolo, Orazio Patanè e Antonino Triolo, mentre Domenico Gennaro per particolare tenuità del fatto. 

Alla Cassazione si sono rivolti adesso Briguglio, Caminiti, Chillemi, Foti, Interdonato, Manuli, Paccione, Riggio e Salicola, difesi dagli avvocati Angela Ruggeri, Giuseppina Nicita, Anna Scarcella, Giovanni Randazzo, Enrico Ricevuto, Antonio Scarcella, Adriana La Manna e Massimo Brigandì. Il Comune di Furci Siculo si è costituito nuovamente parte civile con l’avvocato Alessandro Vaccaro, che assiste l’ente dal primo grado di giudizio. I reati contestati ai dipendenti sono truffa aggravata e falsa attestazione della presenza in servizio per aver ottenuto un ingiusto profitto, inducendo in errore e procurando un danno all’Ente pubblico di appartenenza, con “condotte illecite - scrivono i giudici - che hanno palesato un’imperterrita abitudine comportamentale improntata al disprezzo delle regole, alla noncuranza delle conseguenze e, non da ultimo, al totale disinteresse nei confronti di un pubblico servizio da espletare. Del tutto irrilevanti - si legge ancora in sentenza - appaiono le doglianze difensive volte a minimizzare la gravità degli accadimenti, al fine di ottenere un mitigamento di un già generoso trattamento sanzionatorio. Invero, la presenza in ufficio ingiustificatamente discontinua, quale quella degli odierni appellanti, produce uno scarso rendimento sul lavoro che, inevitabilmente, sul piano degli obblighi contrattuali, è indice di un comportamento negligente e inosservante degli obblighi di servizio”.Movimenti registrati dalle telecamere nascoste che registrarono gli ingressi e le uscite dei dipendenti nel periodo compreso tra il 22 giugno e il 23 luglio 2015. Un’inchiesta che partì dopo la denuncia presentata alla Polizia dall’allora sindaco Sebastiano Foti, che segnalò un fenomeno diffuso in municipio.


COMMENTI

Non ci sono ancora commenti, puoi essere il primo.

Lascia il tuo commento

Dichiaro di aver preso visione dell'informativa privacy ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003.