Arresto di Fabrizio Ceccio, scarcerata Fortunata Caminiti
di Redazione | 18/01/2017 | CRONACA
di Redazione | 18/01/2017 | CRONACA
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Le armi, i documenti e gli altri oggetti trovati in auto
È stata scarcerata la 48enne Fortunata Caminiti, arrestata sabato notte agli imbarcaderi di Messina dai carabinieri della Compagnia Messina Sud mentre si trovava in auto con Fabrizio Ceccio, pluripregiudicato di 44 anni di Pagliara ricercato da aprile dello scorso anno allorquando si era reso irreperibile poiché colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di associazione per delinquere finalizzata alle truffe, al riciclaggio ed alla ricettazione, emessa nell'ambito dell'operazione "Clone" del 2014 riguardante truffe e furti di auto messi a segno nella zona jonica. La donna, di Mandanici, era stata ristretta nel carcere di Catania Piazza Lanza con l’accusa di porto abusivo di armi clandestine e munizioni, in quanto sulla Bmw 320 con la quale ha affrontato con il compagno il viaggio di ritorno in Sicilia provenendo dal Nord Italia, i militari dell’Arma hanno trovato due pistole, una Beretta calibro 22 ed una Sig Sauer calibro 9, 60 proiettili dello stesso calibro delle armi sequestrate, oltre a numerosi telefoni cellulari, documenti falsi e altro materiale. Nell’interrogatorio davanti al gip Eugenio Fiorentino, alla presenza del suo avvocato Salvatore Silvestro, Ceccio si è assunto tutte le responsabilità del possesso di entrambe le armi che aveva nascosto nel bagagliaio dell’auto, così come delle munizioni, scagionando quindi la compagna. L’uomo rimane rinchiuso nel carcere di Messina Gazzi. Fortunata Caminiti, già conosciuta dalle forze dell’ordine, rimane accusata soltanto di aver fornito false generalità ai carabinieri, in quanto ha sostenuto al momento dell’arresto di chiamarsi Venusia Emanuela Romano e di avere residenza a Reggio Calabria, così come riportato nella patente e negli altri documenti di identità che portava con sé.