Giovedì 26 Giugno 2025
Un giovane proveniente da fuori regione è stato rintracciato nel Catanese


Anziana raggirata e derubata a Fiumedinisi, truffatore individuato dai Carabinieri

di Redazione | oggi | CRONACA

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Indagini immediate dell'Arma

Le immediate indagini avviate dopo la truffa ai danni di un’anziana di Fiumedinisi hanno permesso ai Carabinieri di individuare il soggetto che ha agito senza scrupoli raggirando la cittadina del borgo montano. I militari dell’Arma hanno infatti rintracciato nel Catanese un uomo di 37 anni,  G. D. F., nato a Napoli e residente a Mondragone (Caserta), che è stato denunciato a piede libro per il reato di truffa aggravata ai danni di persona anziana. Il giovane si era spacciato per un carabiniere utilizzando l’ormai nota tecnica del finto incidente, raccontando alla vittima che un familiare aveva provocato un grave sinistro stradale per il quale era necessario mettere a disposizione una somma di denaro per evitare che il parente venisse trattenuto in caserma o magari anche arrestato, una sorta di “cauzione” che avrebbe ritirato personalmente al suo domicilio. Poco dopo, infatti, il 37enne si è presentato a Fiumedinisi nell’abitazione dell’anziana, he davanti a quanto prospettatogli ha consegnato al falso carabiniere la somma di circa 500 euro in contanti e alcuni monili in oro. 

Una volta scoperta la truffa, è stata presentata denuncia contro ignoti e sono subito partite le indagini dell’Arma, che hanno permesso di confermare la corrispondenza tra l’uomo che si era recato a Fiumedinisi e il campano fermato in provincia di Catania e denunciarlo alla Procura della Repubblica di Messina. Il bottino frutto della truffa è stato recuperato per essere riconsegnato alla donna di Fiumedinisi. I Carabinieri continuano ad essere costantemente impegnati nell’azione preventiva e di contrasto in merito a questo odioso fenomeno, organizzando incontri nel corso dei quali i militari illustrano ai partecipanti le condotte da tenere, qualora presumessero di essere vittime di raggiri, sottolineando che nessuno, neanche i sedicenti rappresentanti delle Forze dell’Ordine, può richiedere denaro o gioielli per risolvere qualsiasi problematica e che, in caso di dubbio, è sempre opportuno contattare i militari dell’Arma per poter garantire loro un tempestivo intervento.


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