Antenna Vodafone a Sant'Alessio, prosciolti il sindaco e il capo dell'Ufficio tecnico
di Andrea Rifatto | ieri | CRONACA
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La stazione radio base installata nell'estate 2022
Quell’antenna non era neanche attiva e dunque non produceva alcuna emissione che poteva esser registrata o su cui vigilare. Così il Tribunale di Messina ha prosciolto dall’accusa di omissione di atti d’ufficio il sindaco di Sant’Alessio Siculo Domenico Aliberti e l’ex responsabile dell’Ufficio tecnico, l’ingegnere Santi Moschetti, finiti sotto indagine nel 2023 perchè secondo la Procura «in concorso fra loro, omettevano, malgrado fossero stati investiti da Arpa Sicilia, di richiedere controlli e vigilanza sulle emissioni dell'impianto installato dalla società Vodafone nel territorio del comune, controlli che dovevano essere espletati per preservare la salute pubblica». Reato contestato come commesso il 13 giugno 2022. Una vicenda legata alla stazione radio base di tipo provvisorio, posta su mezzo carrato, installata da Vodafone a fine luglio 2022 in un’area privata all’estremità nord del paese, un impianto per la telefonia mobile poi rimosso entro 120 giorni, come previsto dalla normativa. Dopo le indagini condotte dai carabinieri della Stazione di Sant’Alessio Siculo, il pubblico ministero aveva chiesto il rinvio a giudizio di sindaco e tecnico, ma il giudice dell’udienza preliminare Salvatore Pugliese li ha prosciolti disponendo il non luogo a procedere perchè il fatto non sussiste. Aliberti è stato difeso dall’avvocato Massimo Brigandì, Moschetti dall’avvocato Ivan Antonio Maria Albo. Il gup ha accertato come alla data della contestazione (13 giugno 2022) l'antenna non era neanche un impianto attivo e non produceva alcuna emissione che poteva esser registrata o su cui vigilare e dunque la contestata condotta di omissione delle richieste di controlli e vigilanza sulle emissioni dell'impianto installato dalla Vodafone non sussiste, proprio perché mancava, al tempo della contestazione, un'attività di emissione che doveva essere vigilata o che poteva essere registrata. A quella data, tra l’altro, Domenico Aliberti non era stato neanche immesso nelle funzioni di sindaco, visto che erano ancora in corso le operazioni elettorali e solo il 27 giugno ha assunto il ruolo di primo cittadino. Quindi il Tribunale di Messina ha ritenuto inutile un ulteriore approfondimento rispetto alle condotte omissive contestate e ha disposto il non luogo a procedere perché il fatto non sussiste.