Vigili del Fuoco in stato di agitazione: contestata la gestione del Comando di Messina
di Redazione | ieri | ATTUALITÀ
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Vigili del Fuoco in stato di agitazione a Messina e provincia. A proclamarlo sono stati i sindacati Fp Cgil, Fns Cisl e Uil Pa, chiedendo l’attivazione delle procedure di raffreddamento e la convocazione del tavolo di conciliazione con una lettera inviata ai vertici nazionali, regionali e provinciali del Corpo e alla prefetta di Messina. Diverse le motivazioni che hanno portato alla protesta, con la quale si contesta la gestione attuata dal Comando di Messina. Si parte dal mancato rinforzo del dispositivo di soccorso provinciale: «Nonostante il direttore regionale dei Vigili del Fuoco, prima con circolare dell’11 giugno e poi dal 20 luglio, a seguito di bollettini per allerta incendi e ondate di calore della protezione civile, con note giornaliere inviate ai comandanti invitava i Comandi “…ad adottare tutte le misure necessarie per garantire l’efficacia del dispositivo” - scrivono i sindacati - ciò è avvenuto solo in due giornate a seguito di nota delle organizzazioni sindacali. Per di più giorno 24 luglio il Distaccamento Messina Nord è stato ridotto a quattro unità. Tutte le criticità legate al mancato rinforzo del dispositivo di soccorso si sono manifestate nella giornata del 25 luglio, quando la città ha subito diversi incendi che hanno lambito le abitazioni provocando gravi preoccupazioni tra la popolazione e forte stress psicofisico tra i vigili del fuoco intervenuti con la solita abnegazione. Contrariamente il rinforzo del dispositivo di soccorso è stato messo in atto in tutti i Comandi della Sicilia». Un altra criticità contestata riguarda il mancato rispetto del punto A.1 della Dds 258 del 18/11/24 (Dispositivo di soccorso tecnico urgente. Modello organizzativo) emanata dallo stesso comandante: «La disposizione, già pesantemente contestata dalle organizzazioni sindacali in quanto molto limitante per ciò che concerne la forza del dispositivo di soccorso del Comando di Messina, non viene rispettata - è la lamentela messa nero su bianco - in quanto spesso per evitare i richiami in straordinario non vengono garantiti gli autisti per i mezzi di supporto di cui all’art. 66 comma 4 del Dpr 64/2012 e lasciando la Centrale con 13 unità. Nonostante nessun Distaccamento della provincia sia di categoria tale da garantire un mezzo di supporto che pertanto devono necessariamente partire dalla sede Centrale con tempi di percorrenza per i mezzi VdF anche superiori alle due ore». Fp Cgil, Fns Cisl e Uil Pa contestano anche «il mancato richiamo in servizio di personale a seguito di invio di squadre richieste in regione tramite l’applicativo Supreme. A causa di questo tipo di gestione del soccorso improntata esclusivamente al risparmio, senza valutare la reale risposta del soccorso verso la popolazione della provincia di Messina, le organizzazioni sindacali dichiarano lo stato d’agitazione e ribadiscono l’urgenza di azioni concrete da parte dell’Amministrazione, volte a ripristinare condizioni di lavoro dignitose e funzionali. Solo così sarà possibile garantire una risposta tempestiva ed efficace alle emergenze, salvaguardando la sicurezza della cittadinanza e assicurando al personale il giusto riconoscimento e la necessaria tutela nello svolgimento del proprio servizio».