Via l'attuale linea ma "salta" la variante Taormina: resta l'interconnessione di Letojanni
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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L'incontro di ieri a Palermo
Bisognava presentarsi compatti e così è stato, superando le singole richieste per far prevalere quella comune a tutti: ottenere la dismissione dell’attuale tracciato ferroviario nel momento in cui verrà attivata la nuova linea a doppio binario Giampilieri-Fiumefreddo. È arrivata ieri mattina a Palermo la firma di un documento unitario sottoscritto da 11 Comuni tra Messina e Catania per ribadire le richieste del territorio ed evitare di ritrovarsi tra dieci anni con una questione irrisolta. Alla riunione tecnica convocata dal Commissario straordinario per la linea Catania-Messina, Filippo Palazzo, per discutere sulla realizzazione della nuova linea ferroviaria Giampilieri-Fiumefreddo e sul destino dell’attuale tracciato a binario unico, il fronte dei sindaci è stato compatto e al commissario Palazzo, al dirigente generale del Dipartimento regionale Infrastrutture, Mobilità e Trasporti Salvatore Lizzio e ai rappresentanti di Rfi e Italferr, è stato consegnato un documento sottoscritto dai sindaci di comuni di Scaletta Zanclea, Itala, Nizza di Sicilia, Roccalumera, Furci Siculo, Santa Teresa di Riva (delega a Roccalumera), Sant’Alessio Siculo, Forza d’Agrò, Letojanni, Calatabiano e Fiumefreddo di Sicilia. Assente il Comune di Giardini Naxos, al quale è stato inviata la convocazione ad un indirizzo pec non attivo e dunque non è stata ricevuta. Nel documento è stato concordato all’unanimità il mantenimento della previsione progettuale che contempla la dismissione della attuale linea ferroviaria Giampilieri-Fiumefreddo ed è stato chiesto di vincolare la stazione appaltante alla previsione economica e allo stanziamento, nel quadro economico del progetto, delle somme utili e necessarie alla bonifica ed eliminazione di tutte le infrastrutture ferroviarie della linea storica, oltre alle previsioni sul riuso mediante la redazione di un progetto esecutivo, da aggiornare periodicamente e sino alla conclusione delle opere del raddoppio ferroviario e la relativa messa in opera. Un progetto, da redigere secondo linee guida del tavolo tecnico di cui all'Ordinanza commissariale 49/2020, che dovrà essere pronto entro il 31 dicembre 2026 ed aggiornato secondo nuovi prezzi per essere contestualizzato alla data di avvio delle relative opere. Tale soluzione, dopo la realizzazione e il collaudo del progetto di riuso che sarà concordato nel tavolo tecnico con i Comuni, prevederà la cessione delle particelle catastali, stazioni ferroviarie comprese, ai relativi Comuni territorialmente interessati ed il decadimento di ogni vincolo ferroviario ad oggi esistente. Il mezzo dietrofront sulla “variante Taormina” Il commento degli amministratori locali
Alla firma del documento di ieri si è arrivati dopo il caso esploso in seguito alla deliberazione di Giunta regionale del 20 novembre, contenente la decisione del governo Schifani di inserire tra le modifiche al progetto il mantenimento in esercizio dell’attuale linea, trasformando le stazioni di Fiumefreddo e Giampilieri in stazioni di bivio, per la realizzazione del collegamento tra la linea nazionale e quella turistica Alcantara-Randazzo alla stazione Alcantara. La delibera proponeva anche l’eliminazione della galleria di interconnessione tra la nuova stazione di Taormina centro e l’attuale stazione di Letojanni, come chiesto ad aprile dai sindaci di Taormina, Giardini Naxos e Letojanni che avevano proposto di modificare la soluzione progettuale con una variante in quanto ritengono che l’opera sia troppo impattante sul territorio. Ieri, però, è emerso che l’interconnessione rimane confermata così come prevista in progetto, in quanto essenziale per evitare ripercussioni sulla circolazione ferroviaria. La “variante Taormina” non eliminerà dunque la galleria, ma riguarderà solo le modifiche chieste dall’Amministrazione comunale taorminese, ossia una modifica della modalità di scavo di una parte della galleria “Taormina” e della nuova stazione interrata, in modo da ridurre considerevolmente il transito di mezzi di cantiere in via Garipoli; una diversa soluzione per il collegamento verticale della stazione interrata di Taormina con la superficie, in modo che l’uscita sia più vicina al centro città; uno sviluppo della progettazione di Italferr per una migliore viabilità fra Taormina e Trappitello.
«Siamo fiduciosi che rimanga ben salda la previsione iniziale della dismissione dell’attuale linea - commenta il sindaco di Scaletta, Gianfranco Moschella - la vicenda dell’interconnessione impattava su tutto il complesso progettuale. Adesso la giunta regionale dovrebbe approvare una nuova delibera eliminando la previsione del mantenimento dell’attuale linea». Obiettivo raggiunto per l’Amministrazione comunale di Fiumefreddo: «Tutto rimane come previsto - afferma Giosuè Malaponti, assessore ai Trasporti - con il mantenimento del progetto attuale, l’interconnessione di Letojanni e lo smantellamento della linea Letojanni-Scaletta Zanclea e Alcantara-Fiumefreddo. Il Lotto Sud della nuova linea verrà completato prima e una volta aperto i treni da Taormina raggiungeranno Letojanni con la galleria e proseguiranno sull’attuale linea a binario unico, fin quando verrà completato anche il Lotto Nord fino a Giampilieri». Per il sindaco di Letojanni, Alessandro Costa, «la galleria di interconnessione rimane nel progetto ma abbiamo proposto di trovare altre soluzioni - spiega - abbiamo fatto presente che il territorio è fragile e l’opera è di difficile realizzazione e ho posto anche una questione riguardante l’utilità di questo collegamento in futuro, quando sarà attivata l’intera linea a doppio binario. Chiederemo comunque un aggiornamento continuo del tavolo tecnico».










