Articoli correlati
La donna di S. Teresa rientrata dall'Inghilterra in coma è ricoverata a Brescia
Vera Rigano è arrivata in Italia: pronti a curarla anche a Messina
di Andrea Rifatto | 27/08/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 27/08/2019 | ATTUALITÀ
4028 Lettori unici
La 41enne Vera Rigano
È arrivata oggi in Italia Vera Rigano, la donna di S. Teresa di Riva che da un mese si trova in stato di coma in seguito ad un malore che l’ha colpita mentre si trovava al lavoro a Birmingham, in Inghilterra. I genitori sono partiti ieri con la figlia, trasportata a bordo di un’ambulanza che dopo aver percorso 1.500 km è giunta questa mattina a Brescia, all'istituto ospedaliero "Fondazione Poliambulanza", centro speialistico all'avanguardia dove verrà effettuata una diagnosi precisa sul suo stato di salute e dove la 41enne sarà curata e assistita per far sì che possa superare questo difficile momento. Probabile che il malore accusato a fine luglio mentre svolgeva la sua attività di assistente ai disabili le abbia provocato una mancanza di ossigeno al cervello, un'anossia cerebrale che l’ha fatta precipitare in stato di coma. Domenica è partita una gara di solidarietà dopo che familiari e amici hanno deciso di rendere pubblica la vicenda, avviando una raccolta fondi ma soprattutto puntando a far conoscere la storia di Vera in modo da allargare la sfera dei contatti, anche con il mondo sanitario, per individuare la struttura adatta. Il viaggio in ambulanza verso Brescia è stato programmato dopo diversi contatti con il Consolato italiano a Londra e dopo che è stata scartata la possibilità di un trasferimento aereo, viste le troppe difficoltà collegate anche ai costi proibitivi. Da Brescia non è escluso che Vera Rigano possa arrivare a Messina: l’Ircss Centro di Neurolesi “Bonino-Pulejo” ha infatti dato disponibilità ad assisterla. “Un primo passo è stato fatto, non possiamo che dire grazie a quanti si sono mostrati sensibili e solidali – ha detto ieri il sindaco di S. Teresa, Danilo Lo Giudice – da sabato ero in contatto con il direttore Vincenzo Barone e con il prof. Dino Bramanti dell’Irccs. Adesso bisognerà pensare al trasferimento da Brescia a Messina e alle risorse necessarie”.
