Giovedì 07 Novembre 2024
Quattro assessori oltre al presidente. Collaborazione con i Comuni e stop ai contributi a pioggia


Unione dei Comuni, ecco la squadra di Prestipino

di Andrea Rifatto | 06/12/2014 | ATTUALITÀ

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Da sinistra: Saetti, Foti, Prestipino e Fichera. Assente Ricciardi

Una Giunta più snella con tanti buoni propositi e desiderosa di agire per il bene del territorio. È il nuovo governo dell’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani, presentato ieri sera nel corso di una conferenza stampa nell’aula consiliare del Comune di Sant’Alessio Siculo, dove il presidente Domenico Prestipino, in carica da poco più di un mese, ha reso noti i nomi degli assessori che saranno al suo fianco per un anno. Rispetto alla scorsa legislatura i componenti dell’esecutivo passano da sette a cinque, in base alle modifiche apportate allo Statuto: oltre al presidente ne fanno parte i sindaci Rosa Anna Fichera (Sant’Alessio Siculo), Sebastiano Foti (Furci Siculo), Marco Saetti (Casalvecchio Siculo) e Filippo Ricciardi (Limina), assente ieri sera. Fuori i primi cittadini di S. Teresa di Riva (Cateno De Luca), Forza d’Agrò (Fabio Di Cara) e Antillo (Davide Paratore). Le deleghe assessoriali verranno assegnate nelle prossime settimane. Una Giunta che comunque sarà allargata alla partecipazione dei 12 sindaci dei comuni che fanno parte dell’Unione: la via maestra tracciata da Prestipino va infatti nella direzione del massimo coinvolgimento di tutte le amministrazioni del territorio, nel segno della collaborazione anche con il Consiglio e il suo presidente. Il nuovo esecutivo ha approvato nei giorni scorsi il Bilancio di previsione 2014, uno strumento da poco più di 260mila euro provenienti in larga parte dell’avanzo di amministrazione del 2013, e il Pluriennale 2014/2016; il presidente ha inoltre nominato come nuovo segretario dell’Unione Valli Joniche dei Peloritani Giuseppe Bartorilla, assessore al Bilancio di Sant’Alessio e segretario nei Comuni di Pagliara ed Alì. Tra i primi obiettivi della nuova Giunta l’individuazione di un referente in ogni Comune per l’interlocuzione diretta con l’Unione, la gestione associata di alcuni servizi e figure professionali (revisori dei conti, assistenti sociali) e di beni come i software gestionali, il cui utilizzo in comune tra tutti i 12 centri permetterebbe una riduzione dei costi. Ieri è stata deliberata l’adesione al progetto Eurodesk, che porterà all’apertura di uno sportello con lo scopo di favorire l’accesso dei giovani alle opportunità di mobilità (studio, lavoro, formazione, volontariato, conoscenze) offerte loro dai programmi comunitari. Tra le proposte al vaglio del neonato esecutivo anche la programmazione di corsi di formazione in materia finanziaria per amministratori e dipendenti dei Comuni e l’istituzione di una centrale unica di committenza, che avrebbe il compito di adottare gli atti necessari per l'aggiudicazione dei contratti di lavori, servizi e forniture per conto di tutti i centri facenti parte dell’ente. “Puntiamo a utilizzare le poche risorse che abbiamo – ha sottolineato il presidente Domenico Prestipino – per intercettare ulteriori fondi tramite bandi europei e altre opportunità. Dobbiamo creare una rete tra Comuni per lo scambio di informazioni, per scovare tutte le possibilità di crescita, superando ogni campanilismo. E da questo momento – ha precisato – l’Unione non assegnerà più alcun tipo di contributo”. Nessuna preoccupazione per la mancata partecipazione di S. Teresa, il comune capofila tra i dodici, alle attività dell’organismo: “Siamo disponibili al confronto senza nessuna preclusione – ha spiegato il sindaco di Pagliara –: proveremo a coinvolgere gli amministratori in questo anno che rimane fino alla loro fuoriuscita dall’ente (1 gennaio 2016)”. Piano di sviluppo comprensoriale e piano di immagine e marketing per la promozione del territorio sono invece le due proposte del sindaco di Casalvecchio, Marco Saetti.
Ma l’Unione dei Comuni deve adesso affrontare anche altre questioni come il reperimento di una nuova sede: il presidente ha presentato delle richieste ai Comuni di Furci, Roccalumera e Sant’Alessio, che dal dicembre 2012, dopo lo “sfratto” dal Palazzo della Cultura di S. Teresa, ha messo a disposizione alcuni locali di villa Genovesi dove al momento hanno sede gli uffici, ma che non consentono lo svolgimento completo di tutte le attività dell’ente. Serve dunque una nuova sede, che permetta una migliore organizzazione degli uffici e lo svolgimento dell’attività della Giunta e del Consiglio.

Più informazioni: unione dei comuni  


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