Un "ufficio d'oro" alla funivia di Taormina: la Polizia locale segnala violazioni edilizie
di Andrea Rifatto | 01/06/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 01/06/2024 | ATTUALITÀ
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La struttura sorta nell'edificio della funivia
Un “ufficio d’oro”, costato 80mila euro circa ma realizzato senza alcuna autorizzazione. È la nuova contestazione che la Polizia locale di Taormina muove nei confronti dell’attività edilizia dell’Azienda servizi municipalizzati, dopo il caso dei servizi igienici a San Pancrazio, questa volta per la costruzione di alcuni locali prefabbricati per vani tecnici-uffici nell’edificio della stazione motrice della funivia a Mazzarò. Gli agenti diretti dal comandante Daniele Lo Presti hanno accertato che i lavori sono già completati e non hanno proceduto con il sequestro, ma è stata inviata un’informativa alla Procura della Repubblica per segnalare l’esistenza di opere realizzate in assenza di titoli autorizzativi e dunque potrebbe essere aperto un nuovo fascicolo di indagine. Il 13 maggio la Polizia locale aveva chiesto all’Asm di trasmettere i titoli autorizzativi attestanti la legittimità delle opere, ma non è stato inviato alcun atto se non una nota con la quale Asm ha fatto presente di aver disposto la rimozione della struttura in legno perchè non conforme a quanto ordinato. Una comunicazione anomala, visto che l’iter partito lo scorso ottobre si è concluso a fine aprile con il pagamento di tutte le ditte che hanno operato a Mazzarò su incarico della municipalizzata e i lavori sono andati avanti senza che nessuno rilevasse anomalie. La fornitura e la posa in opera della struttura in legno di 8x5 metri (comprese pareti di tamponamento e copertura) è stata affidata il 19 ottobre 2023 alla “Vivereverde Srl di Catania” per una spesa di 19mila 950 ero oltre Iva, ma prima era intervenuta la ditta “Edilcundari Srl” di Castelmola per la demolizione e la modifica del tetto di copertura (2mila 237 euro), la stessa che si è poi occupata del completamento delle finiture interne ed esterne (scala metallica di accesso, controsoffitti, intronaci, impianti, tinteggiature) per 24mila 486 euro oltre Iva, mentre a fine aprile le sono stati riconosciuti a consuntivo altri lavori extra per 18mila 759 euro; anche la “Vivereverde” ha effettuato opere non previste per 2mila 196 euro, mentre l’arredamento è stato fornito dalla ditta “Ufficiostile” per 10mila 100 euro, incaricata il 6 febbraio.