Un centro per il "Dopo di Noi" a Taormina: evento al Teatro Antico per i giovani disabili
di Redazione | ieri | ATTUALITÀ
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La conferenza stampa di presentazione dell’evento
Raccogliere fondi per costruire il Centro psico-educativo e riabilitativo “Cuore di Gesù” a Trappitello, per garantire un futuro sereno e sicuro ai giovani con disabilità. È l’obiettivo dell’evento di beneficenza “Dopo di Noi”, in programma sabato 27 settembre, alle ore 21, al Teatro Antico di Taormina, presentato ieri nel Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni a Messina. L’intero incasso della serata, organizzata dal Comune di Taormina e dalla Fondazione Taormina, sarà devoluto alla Parrocchia Sacro Cuore di Gesù-Santa Venera per la realizzazione della nuova struttura. Alla conferenza stampa hanno preso parte il sindaco metropolitano Federico Basile, il sindaco di Taormina Cateno De Luca, il vicesindaco Jonathan Sferra, l’assessora alle Politiche sociali Alessandra Cullurà, l'assessore Giuseppe Sterrantino, la presidente della Fondazione Taormina Valeria Brancato, il vescovo ausiliare Cesare Di Pietro, il parroco di Trappitello padre Tonino Tricomi e il direttore della Caritas Diocesana padre Nino Basile. «“Dopo di Noi” non è soltanto una serata di musica e spettacolo - ha detto Brancato - ma un appuntamento che racchiude un significato profondo: contribuire alla posa del primo mattoncino del nuovo Centro psico-educativo e riabilitativo di Trappitello. Ringrazio Radio Italia, partner della manifestazione, e gli artisti che hanno già confermato la loro presenza, come gli Stadio. Un’occasione per accendere i riflettori su un tema di grande rilevanza sociale, sensibilizzando la comunità e promuovendo una cultura di attenzione e vicinanza verso le persone con disabilità». Per monsignor Di Pietro «un’iniziativa che è una testimonianza concreta di come la comunità, quando si unisce, possa farsi strumento di speranza - ha affermato - come Chiesa siamo vicini a chi opera con dedizione per costruire luoghi e percorsi che custodiscono e valorizzano ogni vita». Padre Tonino ha ricordato come «quando abbiamo iniziato questo percorso avevamo pochi mezzi ma un grande sogno: garantire ai nostri ragazzi un futuro sereno e sicuro, fatto di accoglienza e opportunità. “Dopo di Noi” è la risposta a un bisogno reale e urgente, un impegno che coinvolge tutta la comunità. Ogni gesto di partecipazione a questa iniziativa è un atto d’amore verso chi, oggi, ha bisogno di sentirsi sostenuto e valorizzato». La regia della serata è stata affidata a Valerio Vella, la parte organizzativa a Lello Manfredi. «“Dopo di Noi” è molto più di un evento - hanno evidenziato gli assessori Sferra e Cullurà - è un segnale forte di quanto la nostra comunità sappia unirsi per un obiettivo condiviso. Come Amministrazione, crediamo che il sostegno alle persone con disabilità e alle loro famiglie debba tradursi in azioni concrete, capaci di migliorare la qualità della vita e creare percorsi di inclusione reale. Il nuovo Centro psico-educativo e riabilitativo di Trappitello rappresenta un passo fondamentale in questa direzione e la serata del 27 settembre sarà l’occasione per dire, tutti insieme, che nessuno deve sentirsi solo di fronte alle sfide della vita». «Padre Tonino è un sacerdote fuori dagli schemi - ha detto il sindaco De Luca - noto anche per la capacità di organizzare eventi e manifestazioni. Inizialmente la curiosità era tanta, ma poi ho compreso la vera finalità sua e di tutte le persone che lo affiancano: creare strumenti per raccogliere risorse e sostenere un centro nato in condizioni difficili, con spazi spesso precari, ma animato dall’urgenza di dare subito risposte concrete, anche rischiando. Questo è un elemento fondamentale: quando si svolge una funzione, come nel caso del ruolo di pastore all’interno di una comunità, significa mettere da parte se stessi e far prevalere la missione. È il senso del percorso iniziato da Padre Tonino, che ha saputo trasformare una visione in realtà. Quando ci siamo incontrati, ho chiesto lo stato dell’arte per capire come poter intervenire, era evidente che serviva il nostro sostegno, non solo per la finalità del progetto, ma anche per superare le difficoltà che lo avevano ostacolato. Il primo confronto è stato con l’ingegnere Giordano, per mettere ordine al procedimento e definire la soluzione e a Trappitello realizzeremo un importante progetto. La Taormina Social City e la Patrimonio saranno i soggetti che affiancheranno il centro sin dalla posa della prima pietra, è una priorità per la nostra comunità, per sensibilità, per storia, per cultura e per missione. I bisogni sociali riguardano tutti: oggi possiamo aiutare chi è in difficoltà, domani potremmo essere noi a chiedere aiuto».