Un caso di meningite alla Guardia medica di Nizza: "Nessun rischio per la cittadinanza"
di Redazione | 26/09/2019 | ATTUALITÀ
di Redazione | 26/09/2019 | ATTUALITÀ
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L'ingresso della Guardia medica di Nizza
Un commento su Facebook che segnalava un caso di meningite diagnosticato alla Guardia medica notturna di Nizza di Sicilia ha fatto scattare l’allarme in paese, soprattutto tra i genitori dei bambini che frequentano le scuole cittadine. A tal punto che il sindaco Piero Briguglio è intervenuto per chiarire la vicenda. “Direi di prestare attenzione anche ai due casi di meningite constatati a Nizza meno di 10 giorni fa - ha scritto una residente in un gruppo Facebook del paese - e al cartello che avvisa la cittadinanza di attenersi scrupolosamente alle norme igieniche per evitare il contagio, posto solo sulla porta dell’ambulatorio della Guardia medica”. Il primo cittadino ha voluto fare subito chiarezza. “A seguito del post allarmante ho contattato il responsabile dell’ufficio medico locale, il quale mi ha confermato che non si ravvisa alcun pericolo per la salute pubblica - ha spiegato Briguglio - il medico mi ha anche riferito che ad oggi frequenta regolarmente i locali ove insiste la Guardia medica. I locali sono tutt’oggi in uso anche ai sanitari che svolgono il servizio di Guardia medica notturna, che avrebbero diagnosticato la malattia a un signore adulto. “Nessuna comunicazione di attenzione è pervenuta dall’Asp dai sanitari del presidio medico locale, o dagli stessi medici della Guardia medica – ha proseguito Briguglio – e i locali sono sempre stati fruibili dagli utenti” Secondo quanto affermato dal sindaco di Nizza “il soggetto interessato da meningite sarebbe un adulto ma non è dato sapere se residente a Nizza o in un altro paese limitrofo. ”Ho avvertito, dopo avere contattato il medico responsabile, la dirigente scolastica e i responsabili dei plessi scolastici che era stato diffuso un post dal contenuto infondato che ha procurato un comprensibile allarme da parte dei genitori che giustamente hanno il sacrosanto diritto di sapere come stanno realmente le cose, e soprattutto che non sussistano situazioni di danno anche potenziale per i loro figli. Poi Piero Briguglio ha rivolto un invito a tutti gli utilizzatori dei social: “Facebook è uno strumento di comunicazione utile, utilizziamolo bene e non per allarmare le persone o una intera comunità senza essere certi che quel che si pubblica sia vero, si può far danno anche inconsapevolmente”.