Turismo e spesa a Taormina, l'esultanza di De Luca e la "festa" guastata da Bolognari
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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Global Blue non misura arrivi e presenze
Se da un lato il governo cittadino esulta e si prende i meriti, dall’altro c’è chi “smonta” una narrazione definita lontana dalla verità. L’ultimo annuncio dell’Amministrazione comunale di Taormina è arrivato sabato, quando una nota stampa diramata anche alle agenzie ha reso noto che l’Amministrazione accoglieva con grande soddisfazione i dati diffusi da Global Blue, che incoronavano la città come capitale del turismo del Sud Italia, in quanto secondo le recenti stime Taormina ha registrato un incremento del +624% nei volumi turistici rispetto all’estate 2019, superando nettamente Capri (+156%). Un risultato che il Comune ha definito come testimonianza del successo di un percorso di rilancio fondato su qualità, investimenti e visione strategica: numeri che per il sindaco Cateno De Luca «confermano la forza attrattiva di Taormina e la bontà del lavoro portato avanti in questi anni - ha commentato - stiamo lavorando speditamente per innalzare la qualità di tutti i servizi e rendere la nostra città sempre più all’altezza delle aspettative di chi la sceglie come meta. Ogni giorno raccogliamo i frutti di una visione chiara: trasformare Taormina in un modello di sviluppo per tutta la Sicilia, in cui turismo, cultura e sostenibilità procedono insieme». Per l’Amministrazione «negli ultimi anni Taormina ha attirato oltre 200 milioni di euro di investimenti nel comparto dell’hotellerie di lusso e del retail di alta gamma e grandi marchi internazionali come Louis Vuitton, Dior, Loro Piana e Dolce&Gabbana hanno scelto la città come vetrina d’eccellenza. Il 2026 vedrà l’arrivo di nuovi brand di prestigio, consolidando il posizionamento di Taormina tra le mete più ambite del turismo mondiale» Ma cos’è e soprattutto cosa analizza Global Blue? «Si tratta di un’azienda leader mondiale nei servizi di tax free shopping - interviene l’ex sindaco Mario Bolognari - che offre ai turisti internazionali la possibilità di recuperare una parte dell'Iva pagata sugli acquisti effettuati all'estero, creando valore per i propri affiliati e partner attraverso una vasta gamma di prodotti e servizi. I dati forniti da questa azienda privata, quindi, riguardano il suo volume di affari, cioè i rimborsi Iva sugli acquisti dei turisti». Poi la stoccata al suo successore: «Quando si diffondono numeri, bisogna spiegare bene di cosa si tratta». Lo studio Global Blue, dunque, non misura arrivi e presenze ma analizza il mercato europeo del lusso tax free shopping e dall’ultimo report è emerso che seppur il lusso stia avendo difficoltà, il mercato tax free relativo a questa fascia di mercato è cresciuto e i prodotti del segmento exclusive (come la gioielleria) hanno sofferto meno, complice l’attenzione che i clienti altospendenti hanno per questa fascia di mercato di lusso iper esclusivo. Per l’assessore al Turismo, Jonathan Sferra, «i dati diffusi da Global Blue collocano Taormina al vertice della classifica, confermandone il ruolo di capitale del turismo del Sud Italia anche sotto il profilo dello shopping di qualità e appare francamente surreale che un ex sindaco si affretti a minimizzare un risultato positivo per la città, solo perché quel dato riguarda un periodo in cui non è più lui a governare. Al di là delle sue considerazioni personali, palesemente dettate da un certo rancore - sostiene Sferra - resta il fatto che ogni indicatore economico, turistico o commerciale che segnala una crescita o un incremento per Taormina è da accogliere con favore e orgoglio da parte di tutti, senza distinzioni di parte».












