Turismo a Taormina, la ricetta di Prt: "Servono visione e scelte concrete, non slogan"
di Redazione | ieri | ATTUALITÀ
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Strategie da studiare sinergicamente
In tema di turismo servono visione e scelte concrete, non solo slogan. A dirlo è il gruppo politico “Progetto Ricostruzione Taormina”, che ribadisce la necessità di una strategia seria e condivisa per il turismo e non di annunci, dati decontestualizzati e slogan promozionali. «La chiave di ogni decisione deve essere la vivibilità - afferma il gruppo - intesa sia per chi vive Taormina ogni giorno sia per chi la visita cercando un’esperienza autentica, organizzata e coerente con la sua storia e identità. Ogni scelta, dalle tariffe dei parcheggi agli eventi, dalla gestione dei flussi turistici al trasporto pubblico, dovrebbe essere valutata con una domanda semplice: migliora o peggiora la vivibilità della città?». Secondo Prt, rappresentato in Consiglio comunale dal consigliere di minoranza Luca Manuli, una Taormina congestionata, svuotata di residenti e trasformata in un centro commerciale a cielo aperto non è più attrattiva per nessuno. La strategia proposta parte da alcuni punti fermi: costituzione di un Comitato permanente sul Turismo, un tavolo stabile di confronto con operatori del settore, associazioni e cittadini, per trasformare il turismo in un volano economico sostenibile, rimodulazione delle tariffe dei parcheggi, per disincentivare il mordi e fuggi, tutelare i residenti e agevolare i lavoratori, creazione di una rete civica museale per promuovere cultura tutto l’anno e valorizzare i luoghi dimenticati; valorizzazione dei sentieri e dei percorsi naturalistici per aprire nuove rotte, decongestionare il centro e promuovere un turismo lento e consapevole. «Non bastano cuori e selfie per San Valentino o eventi spot privi di legame con la storia della città - evidenzia Alessio Bonesoli, membro di Prt - il turismo non si governa con iniziative effimere. Andare alle fiere senza una strategia è solo vetrina, parlare di turismo senza pensare ai cittadini è miope, misurare il successo con le ricerche online è ridicolo». Per “Progetto Ricostruzione Taormina” la politica deve indicare una direzione chiara e, allo stesso tempo, coinvolgere operatori, residenti e associazioni come protagonisti del percorso: «Non ci limitiamo a criticare - concludono Manuli e Bonesoli - portiamo idee, apriamo dibattiti, proponiamo soluzioni. Ma serve un progetto di lungo periodo che unisca comunità e turismo. Perché non ci sarà turismo senza comunità, e non ci sarà comunità se chi vive qui viene ignorato».