Treni, biglietti ed abbonamenti più cari: dal 1° gennaio scatta l’aumento
28/12/2015 | ATTUALITÀ
28/12/2015 | ATTUALITÀ
2487 Lettori unici
Il Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer denuncia con una nota che dal 1° gennaio 2016 verranno aumentate le tariffe su biglietti ed abbonamenti ferroviari. “Un regalo di Natale inaspettato per i pendolari siciliani – scrivono – perché anticipato di un anno. Sotto l’albero di natale la Regione Siciliana ha messo un bel pacco regalo per i circa 60mila pendolari, aumentando le tariffe del 7,7 per cento. Non c’è male, in questo periodo di crisi un aumento di 5/6 euro comporta una spesa di circa 70/80 euro annuali nelle famiglie siciliane – sottolienea il Comitato presieduto da Giosuè Malaponti – ma per la Regione anticipare di un anno non è un problema. Tra l’altro sono soldi che intascherà solo Trenitalia e con un anno di anticipo”. Il Comitato Pendolari Siciliani ricorda come nell’intesa sottoscritta il 25 giugno 2015 dall’assessore ai Trasporti Giovanni Pizzo, per la Regione Siciliana, e dal responsabile della Divisione Passeggeri Regionale Trenitalia, Orazio Iacono, la Regione si impegnava a garantire un aumento tariffario del 10% a partire dal gennaio 2017. “Ma di fatto non è stato così. A tutt’oggi il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario non è stato ancora firmato ma gli aumenti sono già operativi per chi acquista gli abbonamenti da gennaio 2016, nonostante quanto era previsto e sottoscritto nell’intesa di giugno. Non riteniamo corretto il comportamento della Regione Siciliana, che da un lato firma un’intesa e dall’altro autorizza a fare ben altro…e ancora siamo all’inizio, speriamo bene. Ci corre l’obbligo precisare che né l’attuale assessore ai Trasporti Giovanni Pistorio, né il dirigente generale Fulvio Bellomo, né la responsabile del servizio IV Trasporto ferroviario Carmen Madonia – conclude Malaponti – rispondono alle nostre note di segnalazione per i disservizi relativi ai nuovi orari voluti dalla Regione. Così riferisce Trenitalia sui quotidiani, ma a rispondere, e tra l’altro sui quotidiani, è sempre Rete Ferroviaria Trenitalia e non l’Istituzione che doveva già dal gennaio 2015 garantire un trasporto più efficiente ed efficace ai siciliani". "In Sicilia pendolari di serie B" Un esempio di un abbonamento che ha subito l'aumento
Il Comitato ha inoltre scritto al presidente della IV Commissione Ars Ambiente e Territorio, Maria Leonarda Maggio, e ai componenti della stessa, esternando tutto il proprio disappunto per non essere stato mai chiamato al tavolo del redigendo Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario. “Avevamo chiesto ed ottenuto nel dicembre 2013 dall’allora assessore Nino Bartolotta la costituzione di un Comitato di Verifica e Controllo – spiega Malaponti – composto dai sindacati del settore e dai Comitati dei Pendolari, ma è rimasto nei cassetti degli uffici del Dipartimento Infrastrutture e Trasporti: di questo chieda conferma a Fulvio Bellomo, capo della segreteria tecnica (ad interim) dell’assessore Bartolotta dal 23/11/2012 al 13/04/2014 ed oggi dirigente generale dello stesso Dipartimento. In Sicilia, a differenza di quanto viene fatto in altre regioni dagli assessori regionali ai Trasporti prima dell’eventuale sottoscrizione del Contratto di Servizio, ciò non è avvenuto. È da anni che elemosiniamo incontri con l’Istituzione ma a parte qualche assessore (Bartolotta e Torrisi) nessuno ha avuto la bontà di sentire cosa avevamo da dire. Qualcuno afferma che noi del sud siamo pendolari di serie “B” – prosegue il Comitato nella lettera inviata alla presidente maggio – ma come Lei saprà la differenza tra nord e sud è solo una differenza culturale. Noi non ci stiamo ad essere pendolari di serie “B”, tenuto conto che nelle altre regioni italiane (Lombardia, Liguria, Toscana, Campania) gli assessori regionali ai Trasporti hanno fatto sedere ai tavoli del redigendo Contratto i Pendolari, per fare tesoro dei suggerimenti e/o dell’apporto che i vari Comitati potevano dare per la realizzazione di un Contratto di trasporto più a misura di Pendolari e Utenti. In Sicilia tutto ciò non può accadere e quindi non solo siamo pendolari di serie “B” ma anche la politica in questo caso è di serie “B”, almeno per essere alla pari”.