Giovedì 30 Ottobre 2025
Sud chiama Nord sollecita il governo regionale a dare risposte e controllare il servizio


Trasporto pubblico tra tagli e disservizi, interrogazione e richiesta di audizione all'Ars

di Andrea Rifatto | 22/09/2025 | ATTUALITÀ

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Pendolari spesso rimasti a piedi per carenza di mezzi

Settimana da dimenticare per lavoratori e studenti pendolari del comprensorio jonico, soprattutto per coloro che si spostano da e verso Messina. Tra corse tagliate, mezzi insufficienti e viaggiatori rimasti in piedi anche sull’autostrada, l’esordio del nuovo gestore del trasporto pubblico locale è stato davvero pessimo in corrispondenza della riapertura delle scuole. Il Consorzio Trasporti Siciliano Nord, affidatario delle tratte messinesi in associazione con il Consorzio Siciliano Mobilità Nord, ha attuato qualche correttivo ma regna comunque l’incertezza e restano disagi e criticità. Nonostante il precedente gestore erogasse il servizio pubblico 6 giorni su 7, Interbus ha deciso unilateralmente, ad esempio, di non garantire più diverse corse nella giornata di sabato. Sulla questione sono intervenuti i deputati regionali di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, Giuseppe Lombardo e Matteo Sciotto, con un’interrogazione parlamentare al presidente della Regione e all’assessore alle Infrastrutture e Mobilità, chiedendo quali iniziative urgenti intendano assumere per imporre il ripristino delle corse soppresse, comprese quelle nelle giornate di sabato; se siano stati disposti controlli approfonditi in merito alla regolarità del servizio erogato da Interbus, sia sul piano tecnico-strutturale dei mezzi sia sul rispetto delle norme di sicurezza e delle ordinanze comunali; se non ritengano necessario sollecitare la pubblicazione e la piena diffusione della versione aggiornata e definitiva degli orari vigore dall’1 luglio; se non sia doveroso verificare che le corse finanziate dalla Regione vengano integralmente effettuate dal gestore, per evitare sprechi di risorse pubbliche e assicurare il diritto alla mobilità dei cittadini e se la Regione non ritenga necessario introdurre clausole più stringenti, penali o la revisione delle condizioni contrattuali con il gestore, al fine di garantire standard di servizio almeno equivalenti a quelli assicurati da Ast, evitando così l’attuale regressione che penalizza cittadini, studenti e lavoratori. 

Lombardo ha chiesto la convocazione urgente della Commissione Ars Territorio e Ambiente per fare il punto sui disservizi: «Bisogna approfondire da quale organo viene effettuato il monitoraggio e il controllo del rispetto degli impegni assunti dalle aziende affidatarie - afferma il deputato - per garantire qualità ed efficienza del trasporto pubblico rispetto agli impegni assunti in sede di gara. Un’audizione urgente è fondamentale per chiarire eventuali criticità e rafforzare le azioni di controllo, per garantire ai cittadini un servizio efficiente, affidabile e conforme agli impegni assunti». 

Anche il sindacato Faisa Cisal torna a chiedere l’intervento della Regione: «Le riduzioni e soppressioni di corse, spesso decise senza alcun preavviso, stanno compromettendo il diritto alla mobilità di studenti, pendolari e cittadini - evidenzia  Salvatore Crisafulli, coordinatore regionale autolinee private Faisa Cisal - costretti in molti casi a viaggiare in condizioni precarie o a rinunciare del tutto agli spostamenti. A tutto ciò si aggiunge la mancanza di risposte da parte dell’Assessorato regionale ai Trasporti, nonostante le richieste di chiarimento e di accesso agli atti già presentate. Riteniamo non più rinviabile un intervento deciso da parte della Regione siciliana e dei Consorzi di gara, affinché venga ristabilita la regolarità del servizio e garantita la sicurezza degli utenti e dei lavoratori. Un servizio pubblico essenziale non può essere gestito con questa approssimazione: i cittadini hanno diritto a collegamenti certi, sicuri e puntuali. Il trasporto pubblico locale rappresenta un diritto fondamentale per studenti, lavoratori e cittadini, non possiamo accettare che interi territori vengano penalizzati da scelte organizzative che privano le comunità di un servizio indispensabile. I turni oltre le 14 ore e i tempi di percorrenza irrealistici sono un pericolo concreto non solo per i conducenti, ma per tutti gli utenti della strada. Chiediamo alla Regione e ai Consorzi di gara di intervenire con urgenza, affinché vengano ripristinate le corse soppresse, adeguati i programmi di esercizio e garantita la piena regolarità del servizio, nel rispetto delle norme e della sicurezza». Tra i disservizi segnalati la corsa Messina-Taormina delle 19:30 inspiegabilmente limitata a Santa Teresa di Riva, con conseguente impossibilità per i cittadini di arrivare a Taormina e gravi disagi per studenti, pendolari e lavoratori che devono completare il percorso; la soppressione di corse essenziali nei collegamenti Graniti–Taormina, Graniti–Riposto, Messina–Taormina e da/per Santa Teresa di Riva con i paesi limitrofi e le frazioni; sovraffollamenti con passeggeri costretti a viaggiare in piedi, anche lungo tratti autostradali, con evidenti rischi per la sicurezza; drastica riduzione dei collegamenti nei giorni festivi, particolarmente penalizzante per studenti e lavoratori; turni di servizio che in diversi casi superano le 14 ore complessive, ben oltre i limiti previsti dalla normativa.


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