Trasporto pubblico, Faisa Cisal torna a denunciare criticità e pericoli per la sicurezza
di Redazione | oggi | ATTUALITÀ
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Autobus in partenza a Santa Teresa di Riva
Torna a denunciare gravi e reiterate criticità nel trasporto pubblico locale il sindacato Faisa Cisal, che incidono in modo diretto sulla sicurezza del servizio esercitato da Interbus. Il coordinatore regionale Salvatore Crisafulli ha inviato una nota all’Assessorato regionale Infrastrutture e Mobilità, alla Polizia metropolitana di Messina e ai Comuni di Messina, Santa Teresa di Riva, Roccalumera, Roccafiorita e Limina, chiedendo interventi urgenti per quanto avviene ogni giorno sulle linee del trasporto pubblico locale nella zona jonica. «Particolarmente allarmante è la situazione della fascia oraria delle ore 14 sulla tratta Santa Teresa di Riva-Messina - evidenzia il sindacato - dove i mezzi impiegati risultano palesemente insufficienti a garantire il trasporto in condizioni di sicurezza degli studenti, generando sovraccarichi, trasporto di passeggeri in piedi e utenti costretti a rimanere a terra in attesa della corsa successiva. Una gestione che compromette l’affidabilità del servizio e crea evidenti disparità di trattamento tra utenti che pagano lo stesso titolo di viaggio». Sulla Strada provinciale 12 Sant’Alessio Siculo-Roccafiorita si continua a registrare il transito di autobus con massa superiore a 10 tonnellate, in violazione dell’ordinanza 60/2014 che fissa il limite, secondo Faisa Cisal esponendo utenti, residenti e l’infrastruttura stradale a rischi non più accettabili; ulteriori criticità emergono dal turno Fiumedinisi, articolato dalle 13 alle 18:35, nel quale i tempi di percorrenza non consentono la fruizione delle necessarie pause e determinano ritardi sistematici, tra cui lo slittamento quotidiano della partenza delle 16:30 da Messina oltre le 17:15. «Tali condizioni configurano una gestione operativa non conforme ai criteri minimi di sicurezza per il personale e per l’utenza - denuncia Crisafulli - e chiediamo un intervento immediato e non più rinviabile volto al ripristino delle condizioni di sicurezza, al rispetto delle ordinanze vigenti e alla riorganizzazione dei servizi nelle fasce critiche. La situazione attuale presenta profili di rischio tali da rendere indispensabile un tempestivo riscontro e l’adozione di misure urgenti».












