Giovedì 20 Novembre 2025
Verifiche della Polizia stradale sulle linee Interbus. I sindacati chiedono azioni urgenti


Trasporto pubblico, controlli e sanzioni per carenze e irregolarità a bordo degli autobus

di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ

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I controlli della Polstrada a Messina

Controlli della Polizia stradale sulle linee del trasporto pubblico che collegano la zona jonica a Messina. Alcuni autobus sono stati fermati al capolinea di piazza della Repubblica, alla stazione ferroviaria del capoluogo, e sono emerse irregolarità su almeno tre mezzi con l’applicazione di sanzioni per 946 euro. Un autista è stato sanzionato perchè nel viaggio del 2 ottobre ha omesso di effettuare interruzioni regolari e ha viaggiato dalle 7.23 alle 13.03, per un totale di 4 ore e 56 minuti, violando il Regolamento Ce 561/2006 che impone una sosta dopo 4 ore e 30 minuti, e inoltre sul veicolo erano assenti i martelletti frangivetro; sul bus Roccalumera-Messina erano assenti i martelletti e la cassetta sanitaria e la porta di emergenza non funzionava ed è stato intimato al conducente di non ripartire prima della sistemazione; sulla linea Letojanni (Ss 114)-Roccalumera (A18) Messina la linea è risultata non autorizzata con quel veicolo e la Polstrada ha ritirato la carta di circolazione per la sospensione. «Da tempo denunciamo sistematiche violazioni delle norme contrattuali e di sicurezza - ha commentato il sindacato Faisa Cisal Sicilia - autisti impiegati ben oltre i limiti orari previsti dalla legge, mezzi non conformi e privi degli standard minimi di sicurezza, turni strutturati in violazione delle tutele contrattuali e dei diritti dei lavoratori. L’intervento della Polizia stradale conferma una situazione che non può più essere ignorata, ma che le istituzioni competenti hanno finora scelto di non affrontare». 

Per il coordinatore regionale Salvatore Crisafulli «è inaccettabile che si debba assistere a sanzioni e sequestri per ottenere ciò che avremmo voluto prevenire con le nostre denunce - afferma - da troppo tempo richiamiamo l’attenzione delle istituzioni su condizioni operative pericolose, confermate adesso anche con i mezzi Interbus. La sicurezza di chi guida e di chi viaggia non può dipendere dalla fortuna o dalla casualità di un controllo, chi ha il dovere di vigilare deve intervenire subito, con fermezza e continuità». Faisa Cisal Sicilia ritiene urgente l’apertura di un tavolo istituzionale e chiederà un incontro urgente all’assessore regionale ai Trasporti per conoscere la posizione ufficiale dell’Assessorato e comprendere quali iniziative si intendano mettere in campo a tutela dei lavoratori e dell’utenza. «Lo “spot” diffuso dopo l’affidamento delle nuove gare del trasporto pubblico locale, che prometteva servizi moderni ed efficienti, non solo non si è realizzato, ma in alcune aziende e in diversi territori la situazione è addirittura peggiorata, con gravi ricadute operative e sulla sicurezza - aggiunge Crisafulli - non possiamo accettare che si continui a mettere a rischio lavoratori e utenti mentre le istituzioni mantengono un silenzio assordante, continueremo, senza alcuna esitazione, a vigilare e a pretendere interventi immediati. È ora che chi ha il dovere di controllare eserciti pienamente il proprio ruolo, perché la sicurezza non è negoziabile». Il deputato Giuseppe Lombardo (Sud chiama Nord) ha chiesto una nuova audizione in Commissione Ambiente, Territorio e Mobilità all’Ars anche con i sindacati, per tutelare sia i pendolari che i lavoratori.


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