Giovedì 18 Settembre 2025
Il sindacato Faisa-Cisal segnala disservizi e anomalie con la ripresa delle lezioni


Trasporto pubblico, caos tra Jonica e Alcantara: pendolari in piedi su bus stracolmi

di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ

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Studenti in piedi sul bus Santa Teresa-Messina

Parte tra le criticità il nuovo programma d’esercizio invernale del trasporto pubblico locale nella zona jonica e nella valle dell’Alcantara, garantito adesso dalla società Interbus. Lunedì si è avuto il primo banco di prova in concomitanza con la riapertura delle scuole e sono emersi subito problemi e disagi, vissuti da studenti e pendolari. A denunciarli è intervenuto anche il sindacato Faisa-Cisal Sicilia, che ha riscontrato anomalie in diverse zone del territorio. «Segnaliamo innanzitutto la mancata effettuazione della corsa bis Santa Teresa di Riva-Messina delle 6:45 - afferma Salvatore Crisafulli, coordinatore regionale autolinee private Faisa Cisal - utilizzata maggiormente da pendolari e studenti e che il precedente gestore garantiva regolarmente. Questa soppressione ha provocato un sovraffollamento insostenibile, con passeggeri (tra cui numerosi studenti) costretti a viaggiare in piedi persino lungo tratti autostradali, in palese violazione del Codice della Strada e con gravi rischi per la sicurezza». In passato il precedente gestore garantiva solitamente due autobus da 54 posti, mentre ieri se n’è presentato solo uno a 39 posti, che si è subito riempito a Santa Teresa di Riva. «Inoltre, rispetto al vecchio gestore - continua Crisafulli - si registrano soppressioni in orari cruciali per il flusso di passeggeri, riguardanti non solo la tratta Santa Teresa di Riva-Messina, ma anche importanti collegamenti per le località del comprensorio, come Itala, Itala Marina e nella tratta Fiumedinisi–Messina e viceversa». Ieri la situazione non è stata migliore: un solo bus e persone in piedi sulla linea delle 6.45 da Santa Teresa di Riva a Messina, mentre da Fiumedinisi a Messina è stato impiegato un autobus lungo 10 metri che però non può transitare a Itala, paese che dunque non è stato raggiunto, e 25 persone sono rimaste in piedi perchè i mezzi sono insufficienti. Nella valle dell’Alcantara situazione analoga, con gli autobus partiti dai comuni dell’alta vallata giunti già pieni a Trappitello, dove i pendolari sono rimasti a terra.

Faisa-Cisal Sicilia segnala anche la mancata effettuazione della linea Riposto-Graniti e pesanti riduzioni di servizio: «Il nuovo programma prevede i turni feriali solo dal lunedì al venerdì, lasciando completamente scoperto il sabato - denuncia il coordinatore regionale del sindacato - e questo significa l’isolamento totale di interi comprensori, come Rimiti-Misserio-Santa Teresa di Riva e Itala-Fiumedinisi-Santa Teresa di Riva. L’elenco delle linee non svolte si basa sul vecchio orario di servizio e sul programma d'esercizi del vecchio gestore in quanto, nonostante la nostra richiesta di accesso agli atti presentata oltre un mese fa tramite il nostro legale, non sono ancora stati resi disponibili i nuovi orari di servizio». Il sindacato evidenzia ancora come ieri sia stato impiegato un autobus da 13 metri lungo la tratta che attraversa Sant’Alessio Siculo, nonostante sulla Statale 114 viga un divieto per i mezzi superiori ai 12 metri, e che sulle linee scolastiche risultano impiegati mezzi obsoleti, ritenuti molto più soggetti a guasti e fermate improvvise, con ulteriore rischio di disservizi e disagi per l’utenza, oltre a personale impiegato per 13-14 ore giornaliere nonostante il limite contrattuale delle 12 ore. «È inaccettabile che un territorio così vasto venga privato di un servizio pubblico essenziale - conclude Salvatore Crisafulli - chiediamo con forza interventi urgenti e correttivi immediati per garantire sicurezza e continuità del trasporto».


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